Da Barbiana una ‘Lettera alle maestre di Pontremoli’
Dopo 'Lettera una professoressa', dalla scuola di Barbiana di don Milani, nel Mugello del Monte Giovi, arriva una 'Lettera alle maestre di Pontremoli'.
Michele Gesualdi, presidente della Fondazione don Lorenzo Milani, e cresciuto con il priore, aveva annunciato una riflessione sulla vicenda dei cinque bambini respinti in prima elementare alla Tifoni e ora l'ha messa per iscritto, un po' graffiando ma soprattutto sperando. Se essere insegnante, scrive, signigica lasciare un segno positivo squarciando “il velo del buio” e aprendo gli occhi e la mente “a saper leggere e scrivere”, con la decisione “che avete assunto... avete invece lasciato un segno negativo: il marchio dei vinti, dei diversi, di coloro destinati a camminare ai margini della società. A sentire voi lo avete fatto 'per il bene dei bambini', in realtà avete dato la prima spinta verso il baratro dell’esclusione”. Se quei bambini “fossero vostri figli, avreste sicuramente un metodo diverso di valutazione che vi avrebbe portato a valorizzare più i bisogni e le ragioni dei ragazzi che non dei programmi”. “Direte – scrive Gesualdi -che vi siete trovate in contesti di classi difficili, complesse, con famiglie che non collaborano, con lo Stato che sta trasformando la scuola in 'pollai' o aree di parcheggio e che con classi di trenta ragazzi non è possibile insegnare”. Tutte osservazioni “giuste, ma non potete protestare contro lo Stato e la società ferendo ed emarginando bambini che andrebbero aiutati e incoraggiati. Così facendo vi ponete non come motore ma come freno dei più deboli”. Infine la richiesta di un ripensamento: dedicarsi ai cinque bocciati, “fate loro scuola gratuitamente e colmate quei vuoti che non avete saputo colmare durante l’anno scolastico. Dedicate le vostre vacanze a loro, recuperateli”.