Una cometa sulle città. C’è da preparare un posto
Diciamo che è stata una ragazzata, un’alzata di testa partita dal corteo degli studenti medi, forse non tutti, prima aggressivi con il sindaco Renzi e poi con il presepe in piazza Duomo. Un fumogeno gettato sulla paglia avrebbe potuto incendiare il simbolo dei deboli di tutti i tempi. Ci sono davvero molti modi per ripetere quel “non erat locus eis”, “non c’era posto per loro”, che il vangelo del Natale, così vicino, consegna come una memoria e come orientamento, invece, a fare posto. E’ la Betlemme di piazza Dalmazia per Samb e Diop, è la Betlemme delle zattere che nei giorni di Natale attraverseranno il Mediterraneo con gente che scappa dall’Africa sub sahariana, dal Mali percorso dal fondamentalismo qaedista. Proprio davanti al presepe di piazza Duomo i Focolari hanno donato nei giorni scorsi delle piccole statuette del bambino nella mangiatoia con un messaggio di Chiara Lubich dal titolo significativo: “Hanno sloggiato Gesù”. Ogni Natale che arriva è un’occasione per liberarsi del contorno e fare spazio a qualcun altro. Parlando all’Ucid il cardinale Betori ha invocato gratuità e sogno, con la declinazione concretissima che “un imprenditore pessimista ha fallito ancora prima di cominciare”. Ma il pessimismo non deve investire tutti gli aspetti del vivere comune, compreso quello del fumogeno che può essere occasione per i ragazzi di un ripensamento da accompagnare con attenzione, spiegazione e sensibilità, forse più che con il rimprovero. Il pessimismo non vince in tanti segni che hanno preparato e accompagneranno i giorni del Natale: si prepara il pranzo della Comunità di Sant’Egidio nella chiesa di Santo Stefano in Ponte Vecchio, la Caritas continua il suo lavoro nelle mense e nell’accoglienza, all’inizio dell’anno il corteo ‘Pace in tutte le terre’ (il I gennaio 2013 alle 16.30 l'appuntamento in piazza Duomo, davanti alla Misericordia) e più avanti la Giornata dei Migranti. Fino a domenica è aperta nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, la mostra sull’anno della Fede che racconta anche questi percorsi. E intanto c’è stata la colletta del Banco Alimentare ed è stato aperto il Centro Paci della Madonnina del Grappa per l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Perché sia accolta la voce clandestina, perché ci sia un locus per tutti, per non fallire prima di cominciare.
Michele Brancale