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Qualità e pochi gradi finalmente si può

di Marco Nannetti

È POSSIBILE ottenere qualità in un vino con gradazione alcolica moderata? In questi ultimi anni ci hanno insegnato il contrario, cioè che la massima qualità del vino si ottiene con una grande concentrazione di uva che determina un tenore alcoolico elevato. E il mercato è stato invaso da bottiglie che assomigliavano più ad uno sciroppo per la tosse che a un vino. In realtà la proporzione alta qualità uguale alta gradazione è più una reminiscenza del passato, quando i nostri nonni chiudevano il discorso qualità di un vino con la famosa frase ‘per forza è buono ha 15 gradi’.

IO PERÒ sono sempre stato convinto della possibilità di realizzare vini di alta qualità e grande longevità con una gradazione più contenuta. La Francia insegna: i prestigiosi Bordeaux e Borgogna oscillano tra i 12 e i 13 gradi, non raggiungono mai i 14-15 gradi come in Italia, dove non solo i vini rossi ma anche i bianchi facilmente si avvicinano ad alte gradazioni, con la conseguenza che in tavola non procurano piacevolezza. Adesso finalmente la convinzione è diventata realtà, i grandi vini bianchi e rossi provenienti sia dal nord che dal sud Italia si stanno riposizionando su contenuti alcolici più modesti, senza perdere struttura e concentrazione, e il risultato è di incredibile piacevolezza. Presto questa inversione di tendenza porterà conseguenze positive per tutti. Prosit

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