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‘Osteria del cappello’: piatti bolognesi doc, ritornando alle origini

di Benedetta Cucci

ORMAI è chiarissimo il messaggio: la tradizione è di gran moda. E grazie a questo ritorno alle origini che non è più folklore bensì culto contemporaneo, anche le osterie e le trattorie godono di nuova salute.
In questo senso è bello il lavoro filologico che ha fatto la gestione dell’Osteria del Cappello, per rilanciare questa tavola bolognese che esiste dal 1375 e che dal 1652 circa ha questa posizione, in via de’ Fusari, dove l’oste Domenico Simoncini la ubicò definitivamente. La locandiera di questi anni Dieci, però, si chiama Marianna Di Giansante e, qualche tempo fa, con grande slancio, ha voluto frugare nella storia del locale, realizzando insieme all’università una ricerca, che ha portato alla luce tutta questa storia dimenticata. Si capirà ora, alla luce di questo fatto, il perché della presenza, in tavola, in guisa di tovagliette, de ‘Il giuoco nuovo di tutte le osterie che sono in Bologna’ dell’incisore bolognese Mitelli, che lo realizzò nel 1712. Forse, per molti, qualcosa di già visto, ma in effetti un dettaglio molto interessante visto che, tra tutte le osterie dell’epoca, in città, ora ce ne sono rimaste due sole: l’Osteria del Sole e... del Cappello.
Anche il menu non si poteva che riportarlo alle origini, bolognese 100% e quindi con gli immancabili tortellini a 10 euro, i tortelloni a 9 euro, il tagliere rustico a 8 euro, la cotoletta a 12. Altrimenti ‘menu pranzo’ a 10 euro con un primo, e a 15 con un secondo e contorno tipo scaloppine o bresaola. Pane, coperto e acqua più caffè sono inclusi.
Inoltre shopping alla food boutique e la domenica, provate anche la colazione internazionale-brunch a 9 euro. Non ve ne pentirete.

OSTERIA DEL CAPPELLO
Via de’ Fusari 9/b
051-1998 6887
dalle 7 alle 23 per mangiare,
fino alle 2 per bere

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