CiBo

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di CiBo

Prosit. La tisana raccolta e… bevuta

IL RISTORANTE si è trasformato in molti casi in un salotto accogliente e sereno dove il cliente viene sempre più coccolato. In effetti, oltre all’eccellente qualità del cibo, sempre al primo posto nella classifica delle esigenze del cliente, è ormai indispensabile inserire alcuni optional per ottenere quei famosi ‘bonus’ che fanno la differenza tra un ristorante e l’altro. Ed ecco che negli ultimi anni hanno fatto la loro apparizione la carta delle acque minerali, degli oli, delle birre, dei distillati, dei sigari, dei tè, delle tisane, dei caffè, del cioccolato ma quando pensavo di aver visto di tutto, mi sono dovuto ricredere.

POCHI GIORNI fa ho pranzato in un ristorante che sicuramente non lascia nulla al caso, anzi mette il massimo sforzo nel creare agiatezza e serenità, esibendo sicurezza e qualità in tutte le sue sfaccettature e sul finale sono rimasto affascinato da una procedura che non avevo mai visto. Prima si sceglie da un’apposita carta la tisana fresca da degustare, quindi appare in sala un carrello di legno molto curato con parecchi vasi di piantine di erbe aromatiche e la ragazza alla guida del carrello si trasforma in provetta botanica potando le piantine e facendole annusare al cliente per poi inserirle in una teiera di ghisa posta sul fornello all’interno del carrello. In pochi minuti la tisana ‘in diretta’ è servita. Bella esperienza! Per fortuna non si finisce mai di vedere ed imparare. Prosit

di MARCO NANNETTI

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