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di CiBo

Prosit, piccoli produttori e grandi sfide

di Marco Nannetti

BUON ANNO! Buon anno al vino, con l’augurio che per il 2014 possa mantenere questo stato di forma. In effetti in un momento di grande difficoltà, dove tutto è problematico e risultati positivi faticano ad arrivare, nel mondo del vino tutto è complicato, ma qualche soddisfazione si riesce ad ottenere. Il vino italiano è ormai diventato un ‘must’ del regalo importante, un riferimento nelle discussioni nei salotti conquistando anche un rilevante valore commerciale: attualmente il vino italiano si vende ed è apprezzato in tutto il mondo.
La notte di San Silvestro è stata la notte più frizzante dell’anno: si stima che le bottiglie di spumante (già padrone della scena enologica) stappate siano state circa trenta milioni, e se si prende come riferimento il periodo delle Feste da Natale all’Epifania in Italia si bevono circa novanta milioni di bottiglie, il 95% delle quali sono italiane.
MI PARE proprio un ottimo stato di salute. La mia speranza è che nel 2014 ci siano un consolidamento di questi numeri e una sempre maggiore consapevolezza del nostro potenziale agricolo che è unico e che tutti ci invidiano. Confido che alla miriade di piccoli produttori venga offerta la possibilità di farsi conoscere veramente, senza l’ausilio di manifestazioni inutili in giro per il mondo dove i prodotti, alla stregua di esemplari da zoo, vengono ammirati e poi dimenticati. Le nostre realtà agricole devono essere meno portate in mostra e più sostenute nell’inserimento e diffusione commerciale. Chissà… Prosit.

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