CiBo

CiBo

di CiBo

Trattoria da Massimino a Pianoro Nuovo

ABITA gente interessante a Pianoro. C’è un architetto che nei ritagli di tempo produce uno dei vini più curiosi e divertenti della provincia: il Croix de Bologne rosso. E c’è il decano dei maestri di yoga bolognesi che ha svezzato i suoi numerosi figli portandoli in mare, piccolissimi, a dieci metri di profondità. C’è anche gente straordinaria e più conosciuta, come quelli del caffè: Segafredo, Almetti. O come Emanuela Pierantozzi, due medaglie di judo in due diverse olimpiadi. O lo splendido jazzista Paolo Fresu, ormai più pianorese che sardo. Estro, passione e costanza. Che qualche volta spuntano anche a tavola.La trattoria da Massimino ne è un buon esempio. Dopo cinque anni di attivitá, da poche settimane la giovane coppia di gestori, Massimo Bena e Giulia Bernardi, ha trasferito il ristorante da Livergnano al centro di Pianoro Nuovo, al piano terreno di un edificio un po’ anonimo, di recente costruzione. Apparecchiature linde, pareti candide, tende ocra e sobrio parquet in una sala freddina ma impeccabile, con un dehor prezioso in estate. Il menù, che ogni mese cambia con fantasia, ha solide basi: fornitori selezionati, filo diretto con molti presìdi Slow food, otto tipi di buon pane fatto in casa, qualche piatto di pesce in aggiunta il venerdì.DUE forfait-degustazione a 33 e 35 euro per tre portate. Lo sformatino di Castelmagno e la crema di zucca con scampetti rivelano subito una mano felice e precisa. I tortelli ai carciofi e i passatelli con ombrina pistacchi e mentuccia sono piatti piacevoli, più attenti al gustoso risultato finale che alla valorizzazione di ogni singolo ingrediente. Qualità e sostanza anche nel tenero manzo brasato e in una cotoletta alla bolognese molto digeribile rispetto alla devastante media cittadina. Si chiude con sfogliate, creme brulée e semifreddi all’altezza. Carta dei vini intelligente, con molte proposte insolite, una piccola selezione di mezzine e ricarichi corretti. Sassicaia 2011 a 140 euro, se qualcuno vuole togliersi lo sfizio. Ci sono enoteche che lo vendono più caro.

 

comments powered by Disqus