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La rivincita dei nostri rossi

di Marco Nannetti

Bologna 19 gennaio 2015 - Sono appena passate le feste che hanno portato il consumo del vino a livelli quasi impensabili. Ma quali sono stati i vini più gettonati per pranzi, cenoni e brindisi? Ci sono stati spostamenti abbastanza repentini: il regalo diventa ‘istituzionale’ ma marcato italiano. Allo champagne si è preferito il rosso italiano che come la bollicina francese, è un vino di pregio indiscutibile e allora via con i grandi classici: Barolo, Brunello, Amarone, Barbaresco, Sagrantino, i rossi della zona toscana di Bolgheri e della Valtellina.

Per quanti riguarda i vini bianchi, si sa che non siamo in possesso di grandi ‘firme’ ma in abbinamento al cenone di pesce i bianchi Friulano, Ribolla, Sauvignon si sono ripresi la leadership nei confronti de vini dell’Alto Adige che con tutto quel profumo hanno un po’ stancato.

Molte bene anche i vini ultimamente un po’ dimenticati, come Arneis, Gavi, Soave, Lugana, Falangina,Verdicchio,Vermentino sia toscano che sardo. E lo spumante? Ma certo che ancora ‘tormenta’ i consumi, specialmente per quanto riguarda gli aperitivi, ma l’aria sta cambiando, anche perché il frizzante è molto gradevole in estate, ma adesso si potrebbero valorizzare altri vini. Gli spumanti più richiesti rimangono ‘sua maestà’ il Prosecco e i Franciacorta ma sono state riscontrate vendite importanti anche per le bollicine piemontesi. È fondamentale comunque che i vini proposti siano di altissimo livello così da prendere al volo la più grande occasione dell’anno per fare innamorare del vino nuovi clienti. Prosit

 

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