E’ ora di brunch: croissant e cheesecake
Il suo nome è davvero il suo manifesto stilistico: Ruggine sa di patina del tempo, di memoria, di recupero, di crepa affascinante e muro scrostato ma<WC> suggestivo<WC1>. E, anche se ormai il vintagismo d’ordinanza a Bologna inizia un po’ a puzzare di vecchio e di scorciatoia dell’arredo suggestivo, il bar-bistrò che ha aperto qualche mese fa nel cuore della città,<WC> <WC1>ci piace parecchio, perché sappiamo che il romanticismo e la poesia d’interni sono l’unica arma per contrastare la crisi economica ma anche visiva. Il bello ci rende più sereni e quindi anche mangiare attorniati da cose che sanno di vero e vissuto ci piace parecchio. Così va al Ruggine, un’idea di ristorazione dinamica, tra pranzi, merende, brunch e aperitivo, firmata da quattro giovani soci provenienti da precedenti esperienze professionali anche nel campo della musica e della vita notturna, che hanno fruttato al Ruggine un pubblico eclettico ma tendenzialmente hipster dove, anche il primo arrivato in città, si sentirà comunque a suo agio e un po’ al centro della scena.
IL MENU del pranzo (proposto all’interno di libricini che saranno per molti un tuffo nel passato) è semplice, con primi e secondi sia per carnivori che vegetariani e prezzi contenuti, ma la specialità sta diventando il brunch della domenica (12 euro, bevande escluse) con tre proposte che suggeriscono geografie e riferimenti culturali: Parigi con croissant all’albicocca o croque monsieur, ‘San Francisco’ con donut glassato al cioccolato o tortiglia Goldengate e New York City con cheesecake alle fragole bio e pane multicereali salmone e formaggio cremoso.
di Benedetta Cucci