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Prosit, stelle polari del turismo

di MARCO NANNETTI

Bologna, 1 marzo 2015 - La cultura del buon cibo e del buon vino è uno dei valori più importanti del mondo mediterraneo e la storia ci ha regalato una posizione geografica unica. La materia prima che abbiamo deve essere solo plasmata, modellata, non soffocata come è stato fatto per tanto tempo. Nel nostro Paese il turismo enogastronomico è in costante crescita, tanti sono gli appassionati che all’inseguimento di un vino, un salume, un formaggio, scoprono località, paesi, vallate di cui non conoscevano l’esistenza.

Il cibo assume un ruolo nuovo nello sviluppo e valorizzazione del territorio, così come un buon locale può essere meta di flussi turistici insperati e di questo le amministrazioni locali dovrebbero tenere conto. Nella nostra regione penso a come è cambiata la vita commerciale di Savigno grazie ad ‘Amerigo’ o di Argenta con il mitico ‘Trigabolo’ e una brigata di cuochi poi divenuti tutti ‘stellati’.

Penso anche alla stupenda ‘La Grotta’ e ‘Gigiolè’ che hanno dato una spinta importante a Brisighella, senza dimenticare l’accogliente ‘La Grotta’ di Mongardino e poi ‘Arnaldo’ a Rubiera, ‘Tassi’ a Bondeno. Mettendo il naso fuori dalla nostra regione chi l’avrebbe detto che Canneto sull’Oglio sarebbe diventato famoso in tutto il mondo grazie al pluristellato ‘dal Pescatore’? Il valore di questa nostra cultura è una forza che abbiamo dentro e modella i nostri comportamenti. Ecco perché siamo unici e tutti voglio venire in Italia, il Paese più chiacchierato ma anche il più ambito. Prosit

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