CiBo

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di CiBo

In viaggio tra i vini

MI PIACE soffermarmi ancora sull’esperienza fatta al Vinitaly che come previsto si è rivelata una manifestazione di altissimo livello sia come aziende partecipanti sia come qualità dei vini presentati. Di bell’impatto e ‘frizzante’ il padiglione delle ‘bollicine’ lombarde dove la Franciacorta, che è riuscita a ottenere l’esclusiva per lo spumante dell’Expo di Milano, domina ancora la scena anche se nell’Oltrepò pavese ci sono realtà interessanti come il Cruasé, vino rosato Docg che presto darà grandi soddisfazioni e si prenderà una bella fetta di mercato. E’ uno spumante rosé naturale ottenuto da Pinot nero, vitigno molto presente in zona che nella versione classica come rosso fermo non soddisfa più di tanto, mentre vinificato in rosa e poi spumante ha il suo perché. Interessante anche il Lugana, vino interregionale veneto/lombardo molto presente sul Garda che sta facendo ‘moda’. Esperienza fantastica è stata quella di assaggiare vini Barolo della stessa annata, ma di vigneti diversi e, al contrario, degustare Barolo di annate diverse, ma del medesimo vigneto, così da fissare l’importanza dell’annata che incide moltissimo e anche dell’esposizione dei vigneti che influisce su profumi, morbidezze o durezze. Dopo anni ho rimesso piede in Sicilia dove i vitigni Nerello mascalese e Nerello cappuccio coltivati sulle pendici dell’Etna e la doc Faro danno emozioni ‘nordiste’ più meridionali. Ora è indispensabile riuscire a trasportare queste emozioni alla gente, è questo il compito dei professionisti del vino. Prosit

di Marco Nannetti

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