Prosit, la meraviglia dell’Expo
di Marco Nannetti
Bologna, 18 maggio 2015 - ‘ALLA faccia dei gufi’ non è solo un modo di dire utilizzato spesso dal premier, ma è realtà, poiché alla faccia di tutti il nostro Expo è decollato alla grande. Che meraviglia, il meglio del mondo naturale presentato con autenticità cercando di stupire con le cose semplici, tipo i giardini ecosostenibili del padiglione austriaco.
OVVIAMENTE anche i grandi chef di tutto il mondo hanno voluto essere presenti. Dopo il nostrano Massimo Bottura sfileranno Marco Stabile, Emanuele Scarello, Pino Cuttaia, Moreno Cedroni, David Scabin, Claudio Sadler, Andrea Berton, Antonino Cannavacciuolo. Non mancherà l’astro nascente, il milanese Davide Oldani. Poi i maestri esteri come Tony Mantuano, di Chicago, lo spagnolo Diego Munoz, Tomaz Kavcic della Slovenia e i grandi elaboratori asiatici: grazie a deroghe particolari e accordi con il Giappone, è possibile mangiare per la prima volta in Italia il pesce palla o la carne di coccodrillo dello Zimbabwe.
ANCHE per quanto riguarda l’enologia sono presenti le eccellenze mondiali, ma con la massima cordialità per i Paesi ospiti penso che tutti debbano ammirare la profondità della nostra storia e cultura. Ma quello del vino è un argomento che mi sta troppo a cuore e lo affronterò meglio prossimamente. Comunque ai detrattori e a chi snobba l’Expo affermando che mai ci andrà, io faccio da contraltare e dico che ci starei un mese. Prosit.