CiBo

CiBo

di CiBo

Ca’ Shin, a cena sui colli: nell’ex stalla o in giardino

di MAURO BASSINI

LA DOMANDA, in questi giorni, è un tormentone: «Conosci un buon ristorante sui colli?». D’istinto, la risposta è no. A meno di mezz’ora dal centro c’è poco o nulla, a parte forse un paio di gradevoli eccezioni. Ca’ Shin non è il ristorante migliore, ma è il più originale e sorprendente. Siamo al parco Cavaioni: querce, cipressi, prati, tranquillità e un panorama maestoso sulla valle del Reno. Villa Silvetta, un casale dei primi del Novecento ottimamente ristrutturato, è un centro pulsante: ristorazione, musica dal vivo, corsi di pattinaggio, yoga, shiatsu, campi estivi per bambini, laboratori di teatro e danza. Mette allegria. Alla prima occhiata si capiscono due cose. Primo: quanto sia stato ampio e duro il lavoro della cooperativa ‘Le Ali’ che da sei anni gestisce questa splendida collina di proprietà pubblica. Secondo: quanto sia stato sciatto e miope un Comune che per decenni, anche quando le casse erano meno vuote, ha lasciato nell’abbandono una meraviglia del genere. Si pranza e si cena nella ex stalla da 45 coperti, oppure sui semplici tavoli in veranda o in giardino.
SI STA davvero bene, e questo fa chiudere un occhio sulla cottura eccessiva di una discreta tagliata, sul ragù anomalo che condisce le tagliatelle, sul simpatico servizio che ogni tanto va in confusione. Lo chef Martino Rizzi, in plancia da un anno, sta variando e migliorando l’offerta con fantasia e freschezza di ingredienti. La crema fredda di pomodoro è un buon risultato. Sui dessert deve ancora lavorare. Poche bottiglie, ampiamente descritte, in una selezione legata al territorio. Scegliamo il Duesettanta 2014 di Manaresi, piacevole connubio di sauvignon, chardonnay e pignoletto, ben servito nel secchiello del ghiaccio. Visto in enoteca a 9 euro, qui diventano 20. Prima di risalire in auto, chi ha esagerato con gli assaggi può fare due passi nel ‘parco bioenergetico’, accanto alla villa. Pare che una sosta davanti alla roverella, appena dentro il boschetto, giovi all’intestino. Attenzione a non confonderla con l’abete: quello cura i reumatismi.
bassinimauro@gmail.com

Voto: 6,5
RISTORANTE
CA’ SHIN
Via Cavaioni 1, Bologna
Tel. 051-589419
Chiuso: in estate mai
Barriere architettoniche: no
Prezzo: 25-35 euro,
vini esclusi

comments powered by Disqus