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di CiBo

Anche il rosso si addice all’estate

CON LA STAGIONE estiva quando il grande caldo la fa da padrone si modificano molte abitudini, anche in cantina. Si prediligono vini bianchi e leggeri, non necessariamente frizzanti, gli spumanti dominano sempre più gli aperitivi e i vini rosati, sia fermi che spumantizzati, da illustri sconosciuti sono ormai delle certezze. Ma i vini rossi devono essere totalmente abbandonati? Bere bollicine o bianchi leggeri in abbinamento a crescentine e salumi è quasi come bere acqua, quindi certo che è possibile anche d’estate bere vini rossi! Occorre sempre considerare che il vino è un accompagnatore del cibo e non bisogna berlo per sentire refrigerio. La temperatura di servizio di un vino è importantissima in quanto permette di esaltarne le caratteristiche e troppo spesso viene poco considerata. In generale si sa che gli spumanti vanno serviti a temperature basse (6-8 gradi), i vini bianchi tra i 10 ed i 12 gradi e i vini rossi vanno bevuti a temperatura ambiente. Con 24/28 gradi non è possibile bere un vino rosso, si sentirebbe solo alcool e poco altro. Ne consegue che in estate la temperatura di servizio non può essere quella dell’ambiente, ma deve essere abbassata a 16/18 gradi che è la soglia massima ideale per degustare un vino rosso di media struttura. E’ bene però non raffreddare ulteriormente il vino . Il Lambrusco invece, essendo poco tannico, si può servire ad una temperatura di 12 gradi. In tal modo anche davanti a qualche piatto gastronomico non proprio estivo è possibile bere un buon vino rosso. Prosit!

di Marco Nannetti

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