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I grandi vini si tramandano

di MARCO NANNETTI

LA VENDEMMIA di quest’anno sembra procedere con molto anticipo, già il 10 agosto i produttori di ‘bollicine’ hanno messo i primi grappoli nel cesto ed hanno iniziato il procedimento di pigiatura dell’uva per creare il mosto che poi diventerà vino. In questo momento stanno tutti facendo pronostici sulla vendemmia 2015, che è un po’ come dire adesso chi vincerà il prossimo scudetto del calcio. ti. In effetti le vendemmie che si ricordano sono legate alle annate importanti dei vini rossi che grazie alla loro tenuta e longevità rimarranno sul mercato molti anni, grazie a uve sane e di alta qualità. Ma siccome le uve rosse che danno grandi vini come Nebbiolo, Sangiovese, Montepulciano, Corvina raggiungono la piena maturazione a fine settembre-inizio ottobre (alcune possono arrivare anche a novembre) è troppo presto per fare previsioni. Corretto affermare che per ora la situazione è ottimale, ma basta un settembre/ottobre piovoso e tutto sarà compromesso. Da qui nasce l’enorme difficoltà del vignaiolo che in un anno ha solo una possibilità per far bene il proprio lavoro Non credo ci sia un altro mestiere dove si fa un progetto che dura un anno e se qualcosa va storto tutto è perduto. E’ incredibile pensare che un vignaiolo con vent’anni di lavoro alle spalle, abbia fatto nella sua vita solo venti volte la vendemmia: è pochissimo. Per essere sicuri di bere un grande vino bisogna attingere da aziende storiche che hanno tramandato ai giovani rimasti in campagna tutto il bagaglio d’esperienza necessario. Prosit

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