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Rispettate i marchi

di MARCO NANNETTI

DOMENICA si festeggia il Santo patrono Petronio ma anche il re della cucina bolognese: il tortellino. Per un giorno il Madison di piazza Azzarita diventerà una grande ‘officina del gusto’ dove 21 cuochi interpreteranno il tortellino in varie maniere, tradizionali e non, uscendo anche dai canoni comuni il che crea motivo di fermento e discussione. Tuttavia i dibattiti sono positivi e stanno a significare che la città non vuole stare ferma ma crede in un’evoluzione gastronomica trasversale, grazie ai tanti professionisti che si danno da fare per creare iniziative e manifestazioni ma anche al lavoro quotidiano nei tanti locali nati a Bologna.

E TUTTI, nel tempo, hanno contribuito a far conoscere Bologna nel mondo come capitale del ‘food’. Mai come oggi, ciò che fa muovere la gente è la gastronomia. Sul discorso del tortellino, personalmente preferirei che questo nome venisse utilizzato solo per il prodotto che nasce dall’originale ricetta depositata, non mi sembra corretto sfruttare la dizione ‘tortellino modificato’ per indicare pasta ripiena di speck, pesce, verdure. In cucina è interessante sperimentare, però io per principio non confonderei dei marchi codificati: la confusione commerciale non porta da nessuna parte. ‘Raviolo ripieno di…’ oppure ‘mezzaluna di pasta ripiena al…’ forse farebbero meno parlare, ma sicuramente rappresenterebbero una descrizione più rispettosa nei confronti dei ‘padri fondatori’ della cucina bolognese. Prosit.

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