CiBo

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di CiBo

Originalità batte tradizione. Con garbo e gusto

di MAURO BASSINI

C’È MODO e modo di fare ristorazione. Si può ideare un menù e poi andare alla ricerca degli ingredienti per realizzarlo. Oppure fare la spesa e studiare piatti che valorizzino al meglio i prodotti trovati. ‘Prima della pioggia’, il ristorantino aperto da quattro anni in via de’ Falegnami, ha scelto questa seconda soluzione, meno comoda, ma più efficace. I risultati si vedono, ad esempio nel fritto e nel crudo di gamberi di Mazara, o in un leggero e saporito risotto ai porcini di perfetta cottura. È una mano davvero felice quella di Simona Giacomini, garbata piemontese innamorata dell’Oriente, che con l’anconetana Camilla Tomassoni propone ricette originali, fresche, creative, ma senza azzardi e senza alcun legame con la tradizione bolognese. Capita raramente di trovare un posto in cui l’alta qualità della cucina strida in modo così netto con la modestia del locale: stretto stretto, 22 coperti in tutto, compresi i sei su sgabelli laterali con vista muro. Quando il tempo lo permette si aggiunge qualche apprezzato tavolino all’aperto, sul bordo di un portico che piace molto ai venditori di cianfrusaglie. Fin dagli antipasti si capisce di non essere capitati in una trappola per turisti: le frittelline di baccalà sono di esemplare fragranza. Buona la scelta di primi e secondi, presentati con cura ed eleganza. Notevole e tenerissima la guancia di manzo brasata, accompagnata da un ottimo purè di patate. Rara freschezza anche nei dessert: crema di mascarpone, grande ricotta di capra con miele di castagno. La gentilezza di Arnaldo, cameriere giovane, ma attento e preciso, è un altro punto di forza. Bianchi, rossi e birre interessanti non mancano in una carta tutt’altro che regionale, con ricarichi non sempre leggeri. L’intelligente scelta di vini al calice può essere d’aiuto. Precisazione finale: la Pioggia che compare nel nome del ristorante non è una gufata. Non c’entra nemmeno quel film geniale e complicato che vinse il Leone d’oro vent’anni fa. È il nome della chiesa all’angolo di Galliera e Riva Reno. Fascinosa e poco conosciuta, come Bologna. bassinimauro@gmail.com

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