Il vino giusto per le feste
di MARCO NANNETTI
SI AVVICINA il Natale e il mondo commerciale impazzisce. Tutto è frenetico: le preparazioni per i pranzi, la corsa a comprare i regali e in tutto ciò vino e cibo anche quest’anno la fanno da padrone. Il vino in particolare sempre più sottolinea ed esalta la ‘tavola’, e anche un regalo fatto nel segno del vino è sinonimo d’importanza e prestigio. Ma cos’è successo negli ultimi trent’anni? Era il 1986 quandol’enologia italiana visse il periodo più basso della sua storia con l’atroce scandalo del metanolo che causò la messa al bando del vino per diversi mesi. Ma la caparbietà dell’uomo è uscita come nessuno avrebbe immaginato, dal fondo più nero ha trovato la spinta per risollevarsi con forza puntando anche su prodotti snobbati, specialmente dal ceto medio alto. La grappa, considerata un mediocre superalcolico ‘maschile’, ora è entrata nei ‘salotti bene’ come prodotto raffinato. Tutto il settore si è rimesso in moto e il vino è diventato un prodotto di grande prestigio con riserve, selezioni, bottiglie numerate e premiate; insomma si è aperta la caccia al vino esclusivo per sottolineare uno dei momenti più importanti dell’anno. E la gastronomia? Basti pensare al panettone, che mai come ora deve essere prodotto artigianalmente con lievito madre. Insomma le premesse ci sono per vivere le feste con soddisfazione e serenità, almeno a tavola. Prosit.