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di CiBo

Prosit, l’abbinamento perfetto

di MARCO NANNETTI

E COME sempre accade, dopo la frenesia, le scorribande e gli attacchi di panico che sembrano precedere la fine del mondo, finalmente arriva il Natale. Si comincia con la cena della Vigilia a cui segue il lauto pranzo natalizio dove si intrecciano le più svariate tradizioni gastronomiche della nostra meravigliosa penisola che a volte rendono complicato l’abbinamento con il vino. Salmone, tonno, crostacei, salumi, tagliolini al tartufo, lasagne, zampone, bollito, panettone sono solo alcuni degli innumerevoli cibi proposti. Gli studi sull’abbinamento ideale portano a diverse scuole di pensiero: il vino si può sposare al cibo per armonia, per contrasto oppure si può valorizzare uno solo dei due elementi, o cibo o vino. Comunque sia, a volte dover pensare troppo può risultare poco piacevole, mentre credo sia meglio arrivare ad un giusto compromesso e cercare di essere più ‘snelli’ possibili, almeno a tavola. Troppi ragionamenti potrebbero falsare l’umore e creare ansia per la possibilità di non aver azzeccato l’abbinamento e la bottiglia idonea per l’esaltazione di quel determinato piatto. Ma il giorno di Natale, si dovrebbero stemperare le tensioni, è giusto bere quello che si desidera, un vino che faccia star bene, quello che si voleva stappare da tempo ed è questo il momento gastronomico ideale: mangiare un grande piatto bevendo il vino dei desideri anche se l’abbinamento non sarà perfetto. In ogni caso per aprire una bottiglia importante non è necessario aspettare una ricorrenza particolare, anzi la bevuta di un grande vino fa sì che un giorno qualunque sarà ricordato come straordinario. Auguro a tutti un sereno Natale. Prosit.

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