Trattoria Giampi e Ciccio: sedie impagliate, friggione e tagliatelle al prosciutto
di MAURO BASSINI
CARICA di pacchi e sacchetti, un’ansimante signora di buona stazza si affaccia all’ingresso della trattoria strapiena e chiede un tavolo per due. Se ne va con un agile dietrofront, un po’ seccata.
«Uffa, è sempre così». Prenotare è un’idea che non la sfiora, ma in posti come questo non se ne può fare a meno. In una zona avara di validi indirizzi gastronomici, il successo di Giampi e Ciccio nasce dall’atmosfera familiare del locale e dall’accoglienza sempre cordiale dei due esuberanti gestori.
GIAMPIERO Scagliarini e Franco Cremesani sono qui da nove anni, attorniati da un piacevole caos di anticaglie da mercatino. Ai muri, sotto le volte del bel soffitto rosso, i segni ingialliti di passioni ancora vive: il Bologna campione d’Italia (mezzo secolo fa) e il basket di sponda Fortitudo nei suoi migliori anni. La foto di uno dei gestori (bambino) col barone Gary Schull sembra messa lì apposta per accendere i quotidiani scambi di sfottò con i clienti virtussini. È un copione fisso dell’ora di pranzo. Sedie di legno impagliate e classiche tovaglie da trattoria. Menù tradizionale che non snobba la cucina da taverna (zuppa di cipolle, friggione, pasta e fagioli) e aggiunge qualche interessante proposta di giornata. Passatelli e tortellini sono gradevoli, così come le tagliatelle (al ragù, verdi al prosciutto, o anche alla mortadella). Meno convincenti le lasagne al forno. Tra i secondi, una tenera e saporita cotoletta alla bolognese, buoni umidi, un bollito misto decisamente migliorabile. Se non scatta l’allarme-calorie si può chiudere con torta di riso, mascarpone e tenerina al cioccolato.
VINI SFUSI e poche bottiglie, rigorosamente regionali. Tra queste un discreto sangiovese della casa a 15 euro. L’ottimo e profumato nocino è un lieto fine che si replicherebbe volentieri.
bassinimauro@gmail.com
VOTO 6,5
TRATTORIA
GIAMPI E CICCIO
Via Farini 31/B
Tel. 051-268032
Chiuso domenica sera
Prezzo: sui 35 euro,
vini esclusi
Ultima visita 3 gennaio