Stufato alla Guinness e fish’n’chips: l’Irlanda verace fa tappa in fiera
di BENEDETTA CUCCI
CHI, ALMENO una volta nella vita, non ha avuto un incontro ravvicinato con un fish’n’chips... e non ci è rimasto un po’ sotto? Se questa esperienza non è nella vostra lista, allora è meglio recuperare in fretta. E magari farlo proprio in questi giorni, perché in città è arrivata (e resta fino a lunedì) la manifestazione Irlanda in Festa, un carico di musica e birra, ma anche un ristorante chiamato Connemara, di specialità irlandesi preparate dallo chef Damien O’Shea e dal suo staff in arrivo da Cork, che ormai da anni mette le tende in via Stalingrado e ogni sera condivide i fornelli con Luciano Rimondi, capo della cucina e ‘tocco’ bolognese di questa kermesse (anche) gastronomica dove, accanto al manzo alla Guinness e al tipico merluzzo fritto con le patate anch’esse fritte, si trovano pure i tortellini alla panna e le lasagne verdi al forno.
L’APPARECCHIATURA è quella delle feste dell’Unità, i piatti e i bicchieri sono in plastica, ma il cibo servito è autentico. Una prova titanica di bontà originale, perché i coperti da soddisfare sono tanti e i piatti irlandesi altamente tipici. Zuppa ai funghi (4 euro), di pesce (Seafood Chowder 5,50 euro), stinco di forno cotto nella birra rossa con patate (Knuckle Na Muicèola in Kilkenny and Chips, 10 euro), manzo stufato in Guinness (Guinness Stout and Beef Stew 8 euro). E poi il brasato di maiale al miele e cavolo (8 euro) e il classico Colcannon, ossia lo sformato di patate, verze e cipolle (3,50 euro).
INFINE il piatto campione delle serate, quel mitico cibo di strada ormai interpretato anche dai grandi chef che qui troviamo in tutta la sua naturalezza a 6,50 euro per una buona porzione. Da bere Guinness, Kilkenny e Harp dai 4,50 ai 5 euro per 560 centilitri e, se siete astemi, sidro di mela Strongbow (4 euro): dissetante.
CONNEMARA RESTAURANT
Irlanda in festa, Palanord
dalle 19 alle 3, fino a lunedì 24
Tel. 3474533581