Che dolore il vino nella plastica
La bolla pungente - di Marco Nannetti- PerR IL successo di un prodotto determinante è la qualità, ma anche la sua promozione e commercializzazione. E’ nota la grande capacità dei francesi di lanciare prodotti che vengono immediatamente considerati ‘vip’ perché presentati nella maniera dovuta. Succede spesso, però, che al momento dell’assaggio cada il bel castello poiché i formaggi, le ostriche, le lumache, il cioccolato sono prodotti che vivono della ‘grandeur’ francese ma non sono migliori dei nostri.
È chiaro che nel marketing italiano c’è ancora qualcosa che non funziona, probabilmente un’indole provinciale e la scarsa consapevolezza delle nostre potenzialità. È controproducente continuare a portare il fior fiore del nostro reparto agroalimentare ed enologico nelle piazze e farlo assaggiare in maniera sbagliata. I salumi o i formaggi vengono degustati in condizioni non adeguate, come anche il vino che in occasione della giornata di cantine aperte alcune aziende hanno versato in bicchieri di plastica. Così facendo si rovina tutto il lavoro e chi ha provato quest’esperienza avrà un’idea negativa di quel vino e di quella cantina.
E lo stesso vale per tortellini, lasagne, tagliatelle che hanno diritto di essere serviti a tavola in locali con le giuste condizioni e in abbinamento un vino adeguato. Credo che il percorso corretto sia quello di insegnare ai giovani i posti giusti dove andare a fare cultura gastronomica e non sono di certo le piazze!
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