CiBo

CiBo

di CiBo

Lo champagne e gli altri

di MARCO NANNETTI

CHAMPAGNE e spumante francese non sono assolutamente sinonimi. In Francia come in Italia si producono vari tipi di spumante a metodo classico, cioè con il vecchio metodo champenoise (lo spumante viene prodotto facendo rifermentare la base del vino una volta aggiunti i lieviti in bottiglia), e quindi quando ci si trova davanti a una bottiglia con le ‘bollicine’ con etichetta francese non sempre si tratta di Champagne. Spesso si tratta di Crémant, vino spumante a metodo classico, ma che non è prodotto a Reims-Epernay, regione dello Champagne, bensì proviene da altre zone come l’Alsazia, la Borgogna, lo Jura. Sono spumanti francesi di buona qualità ma che non hanno nulla a che vedere con il blasonato Champagne, rispetto al quale hanno ovviamente prezzi più contenuti che a volte possono illudere il consumatore poco esperto che non legge bene l’etichetta. Meno conosciuto ma interessante è il Blanquette di Limoux, forse lo spumante più antico in assoluto, che ha origine nella regione Languedoc nel lontano 1513, circa 150 prima che, grazie alla geniale intuizione dell’abate benedettino Dom Pérignon, nascesse lo Champagne.
Tutto ciò per evidenziare che, come in Italia i tanti spumanti prodotti hanno un nome che li identifica (Franciacorta, Prosecco, Trento doc), così anche i nostri cugini francesi hanno ben differenziato i loro spumanti per non creare confusione o sovrapposizioni commerciali. Ricordo infine come le ‘bollicine’ siano perfette anche a tutto pasto. Prosit.

comments powered by Disqus