Ai Carracci un viaggio oltre le nostre radici
di BENEDETTA CUCCI
E’ DAVVERO Nuova Musica in Cucina ai Carracci. Nel fermento culturale all’ombra delle Due Torri, con la necessità di tenere alto il dibattito gastronomico stimolando nuovi dubbi, conoscenze, esperienze e sensibilità, l’arrivo di uno chef come Claudio Sordi nelle cucine di un hotel simbolo del lusso nazionale e internazionale, è da guardare con interesse ed entusiasmo. Quanto di più lontano ci possa essere dal manierismo culturale (ancor prima che culinario), Sordi ha affinato il suo palato sul campo, partendo da un collettivo di cucina di un celebre centro sociale milanese come il Conchetta (nel ‘96, lo chef è classe ‘79) quando ancora era all’Accademia di Brera e viveva la scena hip hop italiana, passando per i fornelli di tanti reputati grand hotel, e soprattutto dai saperi di Stefano Durante e Sergio Sentimenti. Poi approdo a Bologna a La Piazzetta. Con la sua perseveranza e alcuni punti di gusto ben chiari, è dalla scorsa primavera Executive Chef del ristorante i Carracci e il menu che arriva tra le nostre mani in questo autunno molto autunno, è un viaggio poetico che rispetta la materia prima, adora le consistenze e quanto alla tradizione, il suo ossequio è tale da imbandirle una tavola senza nostalgie. Di sua maestà il tortellino «cotto in brodo di cappone, con crema di latte, polvere di porcini e briciole di taggiasche « ne avrete già sentito parlare. Sta nei primi piatti della tradizione a 18 euro. Ma tutto attorno è un racconto di radici (le sue sono ovunque, da Nord a Sud) e di esperienze (mari e monti) narrate nei percorsi La Tradizione, Cucina e movimento, La mia Idea Mediterranea, Creatività e sentimento. C’è anche Menu degustazione: 4 portate, senza vini, 70 euro.
I Carracci
Via Manzoni 2
051 225445
Aperto tutti i giorni
a pranzo e cena