‘A casa mia’ tra mobili vintage e cibi bio
di BENEDETTA CUCCI
LA SENSAZIONE che vuole trasmettere sta tutta nel suo nome: ‘A casa mia’. Il sottotitolo poi, se non l’aveste capito, ve lo ricorda ancora meglio: «il salotto di Bologna», recita. Ecco, in questi due ‘slogan’ (più che insegne) sta tutto il senso che la maggior parte dei nuovi bistrò, caffè, ristorantini che arrivano sulla scena bolognese oggi cerca di trasmettere al possibile cliente. Perché lo sappiamo, ormai l’atmosfera fa quasi più del cibo in un posto. E la cosa non è del tutto positiva, sebbene apprezzabile visto che alla gente contemporanea piace andare in luoghi del ristoro altamente evocativi «per vivere un’esperienza». E COSÌ ‘A casa mia’, spuntata da circa un mese vicino a porta Lame (è bello che ci siano imprenditori appassionati del fuori porta piuttosto che del centro a tutti i costi) ha proprio voglia di accogliervi a pranzo o a cena o dopo per un cocktail, in uno spazio confortevole, a mangiare una lasagna o un cannellone, una tartare di manzo, una cotoletta bolognese o un farro e verdure bio nel suo regno di mobilio vintage, sottopiatti fatti con vecchi vinili, credenze imponenti, divani per rilassarsi. E POI è piacevole dare un’occhiata alle installazioni di manichini a gambe all’aria che spuntano in sala o ad altre espressioni di creatività giovane: ma di chi sarà mai questa casa dove sono finita questa sera? Di una vecchia zia collezionista o di un iperbolico magazziniere di emozioni? In questa casa si è un po’ esagerato di evocazione che inibisce l’immaginazione, ma a pranzo non si sta male, soprattutto quando fuori splende il sole.
A CASA MIA CAFÈ
Viale Pietramellara 2
Tel. 051-4842019
Aperto 12-15 e 18,30-00,30
Venerdì e sabato chiusura 1,30
Sabato mattina e domenica chiuso