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di CiBo

Due cuochi al Tpo per la serata finale

di Benedetta Cucci

TRATTORIA indipendente e temporanea. Sì insomma, un posto dal profilo basso dove si mangia fuori dal comune senso gastronomico. Un desco che non ha un biglietto da visita, che non si è fatto molta pubblicità ufficiale, ma che ha diffuso i suoi profumi e i suoi sapori attraverso canali ‘sotterranei’ come il passaparola umano e digitale, ovvero Facebook.
Un nome della scena bolognese che è durato, in via sperimentale, per qualche mese e che stasera avrà il suo atto finale, all’esterno nel cortile sotto le stelle. Quindi... prendere e mangiare. E’ Agliomentaebasilico, nata all’interno del centro sociale Tpo che ricorda nel nome un libro di Jean-Claude Izzo ma che evoca anche i tre protagonisti della cucina mediterranea. Da un’immagine di semplicità e tradizionale bontà parte l’avventura culinaria degli chef resident del Tpo Bernardo Bolognesi e Petra Dotti, che sviluppano due menu molto differenti, loro, ma fondati su cibo sano acquistato nei mercatini di Campi Aperti, al Mercato della Terra e anche da produttori indipendenti di città e provincia.
Agliomentaebasilico è una trattoria schietta dove gli chef, che si chiamano ancora cuochi, non vanno in tivvù. Petra, vegana, propone per stasera gnocchi di spinaci con pepite di sultanina e pinoli, seitan ubriaco con cipolle al vapore, come dolce crema «sensuale ma sensibile», al cucchiaio (se prendete tutto spendete 16 euro). Bernardo, amante dei ricchi sapori di una volta, suggerisce lasagne tradizionali e vegetariane (non è così fiscale, per fortuna), arrosto di maiale, sorbetto alle fragole (menu completo escluse bevande 15 euro). Il tutto accompagnato da pane fatto in casa e vini del circuito Critical Wine, alla bottiglia dagli 8 ai 16 euro.

AGLIOMENTAEBASILICO
presso Tpo, via Casarini 17/5
agliomentaebasilico.tpo@
facebook.com

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