Il pianeta azzurro

Siria, il laboratorio dei ribelli per la produzione di gas odora di fake

in Esteri

E' tutto da dimostrare che l'attacco a Douma sia stato effettuato _ come altri in passato _ dall'esercito del regime di Assad. Anzi, a rigor di logica e vista la mancanza di prove contro l'esercito regolare, è più probabile che stavolta l'attacco sia stato fatto dai ribelli sunniti (già in passato autori di attacchi con gas contro i curdi), ribelli  che sono finanziati , tra gli altri, dall'Arabia Saudita. L'obiettivo era ottenere un raid occidentale contro le forze di Assad, cosa poi puntualmente avvenuta.

Questo premesso, i media siriani e russi hanno tentato di accreditare il ritrovamento a inizio marzo a Al-Shifuniya di un presunto laboratorio dei ribelli per la  fabbricazione di armi chimiche e ordigni esplosivi. La notizia è stata rilanciata anche in Italia . Ma con ogni probabilità si tratta di un falso siriano, come ha ben argomentato il sito britannico di giornalismo investigativo Bellingcat in un post che potete trovare QUI . 

E che merita leggere. "Gli esperti consultati _ scrive Bellingcat _ dicono che non è chiaro per cosa la struttura in questione sia stata utilizzata, ma sono convinti che non avrebbe potuto essere utilizzata per produrre né il gas di cloro nè gas nervino che molti credono siano stati utilizzati per l'attacco mortale di Douma che ha spinto gli Stati Uniti, Francia e Regno Unito a colpire la Siria. Alla domanda se l'attrezzatura nei video di Al-Shifuniya potrebbe essere utilizzata per produrre gas di cloro, Cheryl Rofer, una chimica in pensione con esperienza di lavoro su armi chimiche presso il Los Alamos National Laboratory, ha detto "no". "Il cloro è un gas a temperatura e pressione ambiente", spiega Clyde Davies, un ex chimico di ricerca. "Il suo 'punto critico', al di sotto del quale può essere liquefatto, è di circa 144 C, ma ha bisogno di alta pressione per farlo, motivo per cui viene stoccato e spedito in bombole di gas. Proprio come quelli che sono stati abbandonati su Douma". Il processo può essere pericoloso e richiede attrezzature speciali.

"Alla luce della sua natura corrosiva e tossica _ continua Davies _ sono necessarie esperienza e attrezzature specializzate per la sua manipolazione sicura. Ad esempio, per trasferire il cloro da un contenitore da 1 tonnellata a un contenitore più piccolo, è necessaria una stazione di carica specializzata". E questa struttura non è neppure vicina "alla scala necessaria per gli attacchi che sono stati osservati",ha scritto Rofer in un'e-mail a Bellingcat. "Tutta l'attrezzatura, tranne le caldaie - argomenta _ è in scala di laboratorio, non industriale. Ma problema fondamentale è che nessuna delle attrezzature è quella necessaria per produrre cloro e comprimerlo nei cilindri che Bellingcat ha documentato siano stati usati" a Douma. L'impianto non sembra neppure in grado di effettuare la produzione di agenti nervini. "Per la produzione di sarin, tutto questo dovrebbe essere molto più protetto", scrive Rofer. La costruzione sgangherata della struttura avrebbe messo chiunque nelle vicinanze ad alto rischio di esposizione, che può causare danni a concentrazioni molto basse. "La pulizia è terribile", aggiunge. "Quando si lavora con prodotti chimici, la pulizia è più che estetica, è necessario evitare di ferirsi. Se il setup fosse stato utilizzato per produrre sarin, gli operatori sarebbero morti".

Le argomentazioni Bellingcat suonano convincenti. Il che non vuol automaticamente dire che Assad abbia torto e il gas sia stato lanciato dai suoi. Un altre parole, l'ipotesi che a usare i gas siano stati i ribelli sunniti è più che credibile, ma il laboratorio non convince.  Quello conquistato dai "regolari" e mostrato al mondo è un laboratorio nel quale si trattavano esplosivi e ragionevolmente si producevano razzi e IED (ordigni esplosivi improvvisati), ma i gas sono roba ben più complicata da trattare e con quella struttura artigianale non c'entrano. Quelli usati contro gli innocenti venivano da altrove, ma non avendone le prove il regime e i suoi amici russi han pensato bene di fabbricarle. Fake news.

 

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