Astori, perché il cuore si ferma
Cosa è successo esattamente al capitano della Fiorentina, al calciatore Davide Astori, morto a 31 anni, perché il cuore si è fermato di punto in bianco? La procura apre un fascicolo per omicidio colposo, ci sarà un'autopsia. Abbiamo chiesto al Professor Francesco Prati (foto) primario cardiologo, presidente del Centro Lotta contro l'Infarto Fondazione, un giudizio sulle morti improvvise degli atleti, e in generale nelle persone giovani. Ma come è possibile che uno sportivo controllato in maniera meticolosa sia venuto a mancare senza una pur minima avvisaglia che potesse mettere in allarme gli specialisti e permettere loro di curarlo per tempo?
Illustri studiosi affermano che il 20% delle morti cardiache improvvise nei giovani, apparentemente in buona salute, sono di origine sconosciuta, per una concomitanza di fattori genetici, costituzionali, familiari, per condizioni che non possono essere svelate con l'elettrocardiogramma e con esami anche più sofisticati. Forse i rami di conduzione degli stimoli del cuore sono cresciuti e hanno innescato un flutter, una aritmia a riposo?
Le cause genetiche sono importanti nella morte cardiaca improvvisa, spiega il Professo Prati, esistono infatti condizioni che interessano il DNA e che possono essere responsabili di malattie del muscolo cardiaco, tra queste la cardiomiopatia dilatativa, la cardiomiopatia ipertrofica, oppure la cosiddetta displasia aritmogena del ventricolo destro. In alcuni casi queste malattie del muscolo cardiaco sono difficili da individuare perché presenti in forme fruste (vale a dire inapparenti, sotto traccia, ndr). Una valutazione genetica è sicuramente importante proprio per poter formulare una diagnosi precisa.
Per il professor Prati, che presiederà a Firenze nei prossimi giorni il congresso Conoscere e curare il Cuore, altre cause genetiche responsabili di morte cardiaca improvvisa sono quelle che interessano il sistema di conduzione del cuore, dove transitano gli impulsi elettrici che regolano le pulsazioni. Tra queste, spiega il primario cardiologo, la sindrome del QT lungo o anche la malattia di Brugada. Oltre al capitolo delle malattie genetiche ci possono essere anche altre cause, nel giovane ad esempio si può verificare una morte improvvisa per infarto miocardico, che per quanto raramente può verificarsi nei giovani anche in assenza delle placche aterosclerotiche che si trovano tipicamente nell'adulto più anziano, oppure ci possono essere come cause degli aneurismi, la dissezione aortica, emorragie da rottura di aneurisma cerebrale, embolie polmonari. Occorre indagare per individuare le cause macroscopiche.
Per spiegare il caso del calciatore Davide Astori dunque il magistrato ha disposto l'autopsia. L'esame sarà seguito da una valutazione multifattoriale, genetica, saranno prelevati campioni di sangue da analizzare. Combinando vari elementi si può arrivare, con una certa probabilità, a fissare una diagnosi della causa di morte del povero capitano della Fiorentina.
Nella ridda di ipotesi che si sono rincorse in queste ore è stato escluso un concorso eventuale di farmaci, il procuratore ha detto infatti che il decesso appare dovuto a cause naturali. La cronaca nei mesi scorsi aveva portato alla ribalta il caso di artisti famosi venuti a mancare all'improvviso dopo somministrazione di dosi incongrue di fentanyl a scopo antidolorifico, innescando un meccanismo di azione che prolunga il tempo di conduzione, quindi modificando l'elettrocardiogramma.
Anche un antipsicotico collaudato e sicuro può determinare alterazioni elettrocardiografiche, in teoria, se preso fuori dalle indicazioni e dalla posologia raccomandata, determinando aritmia. Ma il caso del calciatore della Fiorentina appare diverso. Per il professor Prati sembra alquanto improbabile che Davide Astori facesse ricorso ai farmaci, che abbia potuto utilizzare sostanze antidolorifiche come fentanyl, a maggior ragione sentendo le prime dichiarazioni dell'autorità giudiziaria.
Dalla valutazione medico legale saranno tratti moltissimi elementi destinati a essere chiariti per dare risposte al mondo del calcio scosso da questo lutto. Ma per gli specialisti bisogna comunque accettare il principio secondo cui anche un giovane atleta, sia pure in casi rarissimi, può venire a mancare improvvisamente per arresto cardiaco, senza motivo apparente.
Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale