Chirurgia plastica, lezione magistrale di Pietro Loschi
Lezione magistrale di Pietro Loschi, medico specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, in occasione della serata organizzata dal Circolo Medico ”M.Merighi” e dalla Sezione AMMI (Associazione mogli dei medici) di Mirandola, in collaborazione con il Centro Medico, incentrata sulla conversazione dal titolo “Cosa inventa il pennarello di un chirurgo plastico”.
Mirandolese di origine, Loschi non ha bisogno di presentazioni. In servizo presso lo IEO di Milano, è noto al grande pubblico per essere ospite fisso di Rai2 nella trasmissione Detto Fatto. Lo specialista ha catturato l’attenzione dell'uditorio parlando di chirurgia estetica, chirurgia plastica, chirurgia mammaria, chirurgia addominale, correzione delle orecchie a sventola; ha spaziato dalle palpebre al naso, fino ai trattamenti degli arti superiori e al linfedema, una patologia cronica evolutiva spesso sottovalutata, dove si utilizzano sofisticati microscopi per visualizzare vasi linfatici di dimensioni intorno a 0,3 millimetri.
Nel corso del meeting si è detto che dopo questi interventi i pazienti (donne e uomini indifferentemente) sono felici, e questo è l’obiettivo. Ha portato il suo contributo al dibattito Anna Cantagallo, neurologa a Padova, che ha sottolineato come la paziente che si sottopone all'intervento deve conoscere in anticipo se le piacerà il risultato, immedesimarsi e familiarizzare con l'idea che nel suo corpo sarà inserita eventualmente anche una protesi, andrà informata su come avviene il processo di incorporazione della protesi, detto embodiment, per ottenere una resa migliore, coltivando quindi anche il cosiddetto aspetto cognitivo della relazione medico paziente.
Pietro Loschi ha sintetizzato di seguito un passaggio del suo intervento, ha scelto come tema il lipofilling, ecco il take home message.
"La mia settimana lavorativa è un po’ come un’altalena: da un lato l’indicazione clinica alla base Chirurgia Ricostruttiva, dall’altro il desiderio di migliorare l’immagine di sé con la Chirurgia Estetica. Che sia in IEO per la ricostruttiva oncologica o a Mirandola e Bologna per l’Estetica, il mio compito è di comprendere il senso della Bellezza e aiutare le persone a migliorare la percezione di Sé".
"Tra i principali interventi svolti privatamente, oltre alla medicina estetica, spiccano l’aumento e diminuzione del seno (mastoplastica additiva e riduttiva, rispettivamente), l’addominoplastica, lifting viso e liposuzione per il rimodellamento corporeo, quest’ultima spesso abbinata a un’innovativa metodica chiamata lipofilling o autotrapianto adiposo. Questa tecnica lascia ampia libertà alla fantasia di noi chirurghi e si rivela particolarmente funzionale sia per fini estetici che ricostruttivi, abbracciando a pieno le esigenze della Chirurgia Plastica".
"La prima fase di liposuzione o liposcultura permette di rimodellare il corpo riducendo gli accumuli adiposi di braccia, fianchi, dorso, addome e cosce, altrimenti difficilmente risolvibili, e di lasciare spazio a un nuovo guardaroba che esalti l’armonia ritrovata: il tessuto adiposo- nemico- appena prelevato può però diventare un potente alleato: la cellula adiposa infatti è una fonte inesauribile di cellule staminali, note per il loro elevato potere biorivitalizzante, pertanto costituiscono la miglior sostanza iniettabile seguendo il principio del like- with- like, tipico della chirurgia plastica".
"In assenza di corpi estranei ed escludendo quindi qualsiasi complicazione di allergia o rigetto, il tessuto adiposo prelevato mediante liposuzione può essere utilizzato per ritocchi estetici al viso in alternativa ai noti filler di acido ialuronico, per il ringiovanimento delle mani con cute sottile grinzosa, per il riempimento di cicatrici o aree avvallate in cui è utile ripristinare un profilo lineare. Grande richiesta di lipofilling per piccoli ed efficaci aumenti di seno senza l’utilizzo di protesi e per dare nuova forma e profilo a glutei altrimenti piatti o svuotati".
"Inestimabile il valore dell’autotrapianto adiposo nella chirurgia ricostruttiva della mammella. Le cellule adipose possono sostituire completamente l’utilizzo di protesi e correggere asimmetrie acquisite durante la ricostruzione totale del seno con espansori e protesi o in seguito alle asportazioni parziali dopo quadrantectomia. Dare volume e plasmare forme con l’utilizzo del tessuto adiposo significa quindi favorire un risultato estremamente naturale, anche al tatto: é una metodica innovativa che abbraccia molteplici esigenze e favorisce la comprensione dei bisogni delle persone nella costruzione di un nuovo Sé Estetico”.