Asco 2018, colon retto: studio italiano sulla terapia con panitumumab
Terapia di mantenimento per il tumore del colon retto. Lo studio Valentino, un trial italiano coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, ha documentato come ottenere un efficace controllo della malattia accompagnato da miglioramento della qualità di vita in presenza di metastasi, ovvero evitando la tossicità associata all’oxaliplatino.
La dimostrazione è venuta dalla combinazione dell’anticorpo monoclonale anti EGFR, panitumumab, con 5 fluorouracile. Sono argomenti per addetti ai lavori, terapie impostate dal medico specialista in oncologia in ambito ospedaliero, ma parliamo di una condizione diffusa in Italia, 53.000 nuovi casi negli ultimi 12 mesi, che colpisce un tratto importante dell'apparato digerente, ecco perché i lettori desiderano essere informati delle ultime novità.
I risultati dello studio, già selezionato come best abstract, sono stati presentati in Oral Session da Filippo Pietrantonio, ricercatore al Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell'Università Statale di Milano, in occasione del congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO 2018).
“Abbiamo un risultato notevole, perché ci dice che possiamo eliminare la componente tossica della chemioterapia, mentre la prosecuzione della terapia biologica, nello specifico il panitumumab, consente di prolungare a lungo termine i benefici ottenuti inizialmente” – ha dichiarato Pietrantonio, coordinatore dello studio Valentino presso l'Istituto Nazionale Tumori - “La prospettiva è utilizzare tutta l’enormità di materiale, sia clinico, sia biologico raccolto in questo studio per poter identificare dei sottogruppi di pazienti che possono beneficiare in particolar modo di alcune strategie di trattamento specifiche”.
Sempre nell'ambito dello studio Valentino, in occasione di Asco 2018 si sono avute ulteriori comunicazioni a cura di Federica Morano e Salvatore Corallo, ricercatori INT che figurano tra gli autori dello studio.
L'interesse riguardo la combinazione panitumumab con chemioterapico 5 fluorouracile nel colon retto è legata anche ai numeri di questa patologia, che rappresenta il secondo tumore in termini di nuove diagnosi sia negli uomini (15% dei nuovi tumori, preceduto da quello della prostata), sia nelle donne (13%, preceduto solo dal tumore della mammella). Spesso (15-25% dei casi) al momento della diagnosi sono già presenti metastasi, mentre nel 25% circa queste si manifestano entro un anno. Ecco perché sono utili, ancorché efficaci, i farmaci in combinazione da impiegare in questi casi.
Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale