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Crohn e colite ulcerosa, colpiti anche i ragazzini

Lo sport ha dato un calcio alle malattie infiammatorie intestinali: morbo di Crohn e colite ulcerosa. Una partita benefica è stata disputata al Centro Paolo Zanardi di San Giorgio di Piano a favore di Amici. Questo termine, Amici, oltre a ricordare lo spirito con cui si giocava la partita, è anche l’acronimo dell’associazione che si interessa delle malattie infiammatore croniche intestinali (mici in gergo tecnico), affezioni diffuse, sempre più frequenti anche in età pediatrica.  Di seguito riportiamo il take home message di Patrizia Alvisi, Ospedale Maggiore di Bologna.

Parliamo dunque di malattie infiammatorie croniche intestinali del bambino e dell’adolescente. Lo sapevate che…. è opinione comune che le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), che comprendono malattia di Crohn e colite ulcerosa, siano appannaggio quasi esclusivo dell’adulto. In realtà non è così. Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), infatti, possono colpire sia gli adulti che i bambini. In età pediatrica, la maggiore incidenza si ha tra i 12 e i 15 anni, ma ogni età (anche sotto l’anno di vita ) può presentare tale patologia,. I dati attualmente disponibili ci dicono che ogni anno si hanno da 1 a 7 nuovi casi ogni 100.000 bambini e ragazzi e la frequenza sembra in aumento.

Come si presentano? I sintomi della colite ulcerosa sono diarrea con muco e sangue accompagnata da dolori addominali, mentre la malattia di Crohn oltre che con sintomi simili alla colite ulcerosa, si manifesta anche con perdita di peso, arresto della crescita. Come si riconoscono? Gli esami da eseguire sono oltre a quelli ematici, un’ecografia delle anse intestinali, le endoscopie intestinali (colonscopia e l’esofagogastroduodenoscopia) e la risonanza magnetica intestinale.

Ma queste malattie si curano? Le terapie che comprendono l’utilizzo di farmaci già in uso da anni, ma anche di nuove molecole, devono riuscire a garantire oltre al controllo dei sintomi, la normale crescita e lo sviluppo sessuale del bambino. Sono malattie croniche e si definiscono tali in quanto hanno una lunga durata. In particolare tipico di queste malattie è quello di alternare periodi di benessere anche prolungati, a fasi di riacutizzzazione (ossia quando i sintomi si ripresentano). Sebbene infatti, oggi esistano molti farmaci in grado di curare le MICI, questi non riescono di guarirle definitivamente. Purtroppo, non si ha la possibilità di prevedere con esattezza se e quando le possibili riacutizzazioni si presenteranno, per questo è importante monitorare la malattia e seguire le indicazioni del medico.

Chi cura queste malattie? Quando un problema di salute interessa i nostri figli ci sentiamo estremamente coinvolti e spesso anche confusi e incerti su come affrontare il problema. Ci poniamo domande su cui vorremmo avere risposte chiare e immediate e abbiamo bisogno di trovare qualcuno in grado di consigliarci per il meglio.  Trattandosi di malattie molto complesse, è necessario che vengano diagnosticate e curate in centri ad alta specialità, che si prendono cura di un alto numero di pazienti pediatrici.

Chi siamo? A Bologna è presente dal 2007 un centro che si occupa di MICI pediatriche con sede presso Azienda USL, ospedale Maggiore (Programma Gastroenterologia Pediatrica). Dall’agosto 2017 siamo diventati parte del Centro di riferimento regionale MICI che ha sede presso ospedale Sant' Orsola, diretto dal Prof G.Poggioli e di cui fa parte oltre alla unità operativa di Chirurgia generale, anche la SSD diretta dal Prof M. Campieri. Presso l’ospedale Maggiore sono seguiti circa 150 bambini e adolescenti affetti da MICI di cui il 25%provengono da altre regioni italiane ed un altro 25% dalle altre province dell’Emilia-Romagna. Per loro sono organizzati percorsi dedicati, in collaborazione con professionisti di altri servizi (endoscopista, anatomo-patologo, oculista, radiologo, ecografista) per garantire la migliore assistenza. Questi pazienti sono seguiti periodicamente con controlli di laboratorio, strumentali e clinici e nei casi più severi (circa il 30%) seguono terapie somministrate presso il nostro Day Hospital

Cosa facciamo? Oltre a curare i nostri bambini e adolescenti, facciamo attività di ricerca nazionale e internazionale, in collaborazione con altri centri appartenenti alla società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione pediatrica. Grazie poi alle donazioni che ci sono pervenute in questi anni, abbiamo finanziato borse di studio, corsi di aggiornamento per il personale sanitario, e abbiamo in corso l'acquisto di apparecchiature per poter offrire il meglio nelle cure ai nostri piccoli pazienti.

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