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Microbioma, nell’intestino batteri intelligenti e chiacchieroni

Nel nostro intestino sono state identificate oltre mille tipologie diverse di batteri, e la comprensione del loro ecosistema detto microbioma può avere un forte impatto sulla salute in un prossimo futuro. Vari studi hanno dimostrato che questi batteri si possono, in un certo senso, addestrare in laboratorio in maniera innocua per scopi nobili, ad esempio per ricostruire all'interno dell'apparato digerente una efficace barriera, come i vestiti e i cosmetici proteggono la pelle.

Oggi registriamo la scoperta che i componenti del microbioma comunicano tra loro come tanti chiacchieroni, con un linguaggio evoluto, e che la flora intestinale traduce i segnali in comportamenti sociali. La ricerca è stata condotta dal Wyss Institute dell'Harvard Medical School e dal Brigham and Women's Hospital.

Poiché i batteri possono essere modificati geneticamente in laboratorio, c'è un interesse spasmodico non solo da parte dell'industria farmaceutica, ma anche dal mondo degli integratori, nutraceutici e probiotici, per la possibilità di sviluppare nuove abilità negli inquilini che albergano nelle anse intestinali, in modo che oltre ad aiutarci a digerire questi possano alzare barricate contro i germi nocivi, preservare le mucose, cooperare per preservarci da tumori e malattie metaboliche come il diabete, scongiurare inconvenienti legati alla cattiva alimentazione, per esempio l'obesità. Tuttavia, si sa ancora molto poco su come i ceppi batterici coesistono e parlano tra loro, quali segnali si scambiano.

I ricercatori americani, attraverso modelli animali, hanno descritto come sono riusciti a interagire sul sistema di comunicazione di due batteri, grazie all'ingegneria del Dna, facendo dialogare due vecchie conoscenze che si trovano da sempre sui libri di medicina, il batterio Salmonella Typhimurium ed Escherichia Coli. In questo modo gli scienziati sono arrivati, per la prima volta, a ipotizzare la strada per allenare un microbioma composto da batteri addestrati, improntato a svolgere operazioni speciali come fossero tanti Nocs, Gis, Seals e via dicendo.

Suhyun Kim, ricercatrice del Wyss Institute afferma che l'interesse verso i probiotici sviluppati con l'ingegneria genetica consiste nell'individuare il modo in cui questi possano essere controllati e pilotati all'interno dell'intestino. Anche i batteri hanno la necessità di comunicare tra loro proprio come fanno gli uomini, gli animali e le piante. Ed è per questo che nel corso della loro storia evolutiva hanno sviluppato un linguaggio di comunicazione definito quorum sensing (sensibilità e controllo del livello).

Ci sono animali che sentono il terremoto, cani che fiutano l'odore del tumore così come potrebbero fiutare la droga, e ci avvertono. Una schiera di batteri intelligenti, calata dentro il nostro corpo come tante sentinelle, potrebbe fornire una sorta di colonscopia alternativa permanente, elaborare molecole medicinali o secernere psicofarmaci, antibiotici, statine, elisir di lunga vita, a seconda dell'impiego che interessa, integrando a tutto tondo la salute dell'organismo.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale

salute@quotidiano.net

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