Tumore polmone, studio real life su terapie sequenziali
Nei soggetti con malattie tumorali che colpiscono il polmone un motivo di speranza viene dalle terapie innovative. Oltre ai farmaci diretti contro le cellule neoplastiche si sono sviluppate strategie immuno-oncologiche e opzioni complesse che prevedono associazioni tra molecole concorrenti che cooperano tra loro, prese secondo uno schema sequenziale, una sorta di staffetta tesa a ottenere una migliore riuscita.
RESISTENZA AL TRATTAMENTO. Circa la metà dei casi di tumore polmonare che ricevono farmaci inibitori dell'enzima tirosin chinasi sviluppa nel tempo la cosiddetta resistenza al trattamento, a causa di una mutazione secondaria (T790M) del recettore di membrana che lega il fattore di crescita dell'epidermide (EGFR).
TERAPIA SEQUENZIALE. Si è completato l’arruolamento dei pazienti in GioTag, studio retrospettivo real life, cioè in contesti di vita reale, avviato nel dicembre scorso attraverso analisi di cartelle cliniche e dati sanitari elettronici, per valutare l’impatto della terapia sequenziale nei casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con metastasi e mutazioni EGFR. La terapia sequenziale presa in esame in questa revisione prevedeva afatinib, inibitore della tirosin-chinasi (TKI), come farmaco in prima linea, seguito da osimertinib in seconda linea, in pazienti con resistenza da mutazione T790M.
GioTag, si legge in un comunicato diffuso da Boehringer Ingelheim, vuole essere uno degli approcci per produrre evidenze a integrazione dei risultati ottenuti negli studi randomizzati, accrescendo così le conoscenze sull'impiego dei farmaci antitumorali nella pratica clinica.
Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale
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