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Sangue, test genoma spia del mieloma multiplo

UNO STUDIO internazionale coordinato da ematologi dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto Nazionale dei Tumori, pubblicato su Nature Communications, rivela come, dall’analisi del genoma delle cellule del mieloma multiplo, si potrà in futuro prevedere l’evoluzione della malattia per instaurare la migliore strategia terapeutica. Questo può avvenire nella fase cosiddetta silente, quando le cellule neoplastiche sono già presenti senza causare danni all’organismo, e per questo i pazienti sono seguiti attraverso test di laboratorio, senza intraprendere terapie aggressive. Con l’avvento di farmaci innovativi la sopravvivenza mediana nel mieloma è più che triplicata nel giro degli ultimi dieci anni. La ricerca farmaceutica, inoltre, procede verso ulteriori traguardi. Lo studio milanese muove dall’ipotesi che l’analisi del genoma delle cellule di mieloma asintomatico potrebbe darci informazioni più accurate rispetto agli attuali esami del sangue su come affrontare la malattia.

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