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Colesterolo, studio catalano ridimensiona ruolo delle statine negli anziani

Le statine, farmaci fondamentali per tenere a freno il colesterolo, con benefici universalmente riconosciuti, potrebbero avere un ruolo chiave meno evidente nelle persone sopra i 75 anni, secondo quanto afferma uno studio pubblicato sul British Medical Journal da medici dell’Istituto universitario di cure primarie Jordi Gol di Barcellona. Il team catalano cercava evidenze che i medicinali assunti sopra una certa età fossero ancora necessari per prevenire danni a cuore e arterie e alla luce dei risultati ha avanzato qualche dubbio. Le statine vengono somministrate con successo a milioni di adulti nel mondo come misura preventiva per scongiurare malattie cardiache e ictus e sono considerate indiscutibilmente, in medicina interna, uno dei farmaci salvavita per antonomasia.

Nei soggetti con diabete le statine hanno benefici documentati fino all’età di 85 anni. Ma cosa succede alle arterie di persone molto avanti in età, che il diabete non ce l'hanno? Anche loro devono continuare a prendere le statine a oltranza? La comunità scientifica si interroga sulle conclusioni dello studio, citato anche dall'Independent, la prudenza è d'obbligo visto che la maggior parte degli esperti conferma che il farmaco va preso a tutte le età. Clinici autorevoli ritengono che al momento l'efficacia delle statine sia provata anche nell’anziano.

Non è la prima volta che il British Medical Journal rivede il ruolo del colesterolo nei soggetti molto anziani. Vari autori sostengono infatti che, alla luce di revisioni sistematiche, un fattore di rischio riconosciuto nelle malattie cardiovascolari come il colesterolo alto, negli anziani può diventare per certi versi un fattore protettivo.

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