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Giovani in crisi d’astinenza: “Alcol e droga dietro i reati”

Dietro il 25% dei reati ci sono alcol e droga. Sono soprattutto giovanissimi che, nella maggior parte dei casi, commettono reati proprio per alimentare la tossicodipendenza. “Praticamente ogni giorno in Italia vengono commessi reati da persone sotto l’effetto di stupefacenti o in crisi d’astinenza – ha affermato in un comunicato il presidente della Comunità San Patrignano, Antonio Tinelli - dalle rapine ai furti, dai maltrattamenti in famiglia alla violenza sessuale, fino ai casi ancora più gravi di omicidio. Gli omicidi stradali sono poi un capitolo a parte. La criminalità è in molti casi direttamente collegata all’uso di sostanze”.

L’anno scorso San Patrignano ha ospitato 163 ragazzi in regime alternativo al carcere, per un totale di 18.084 giornate. Giovani seguiti con professionalità e dedizione. Se fossero detenuti, sarebbero costati ai contribuenti 150 euro al giorno, dunque il risparmio ottenuto con soluzioni alternative alla detenzione, nel caso in specie, ammonta a 2.712.600 euro. L’Ufficio legale di San Patrignano ha svolto poi un importante lavoro di sostegno a ragazze e ragazzi che hanno problemi con la legge, alcuni dei quali entrati in comunità proprio per scontare una pena alternativa al carcere, e per una definitiva riabilitazione.

“Pochi mesi fa, il report europeo sul consumo di droghe, ha piazzato l’Italia al secondo posto per consumo di cannabis e al quarto per quello di cocaina. L’eroina è tornata sulle piazze e le tragedie per overdose sono cresciute del 9,7 % invertendo un trend decennale che sembrava ormai consolidato. Mentre lo scenario è quello che abbiamo fin qui descritto, in Italia assistiamo al continuo abbassamento della percezione del rischio” conclude Tinelli.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute

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