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Angioplastica, antiaggregante Chiesi approvato in Italia

Approvato in Italia cangrelor, antiaggregante impiegato nei soggetti sottoposti ad angioplastica dopo cardiopatia ischemica. Chiesi annuncia che il farmaco ha la rimborsabilità in fascia ospedaliera, cresce l'impegno del gruppo in area cardiovascolare.

Secondo Giuseppe Musumeci, past-president della Società Italiana di Cardiologia Interventistica, il vantaggio chiave di cangrelor è l'on-off, meccanismo di accensione e spegnimento immediato: inibisce subito l'aggregazione piastrinica durante infusione, altrettanto rapidamente è possibile azzerare l'azione interrompendo la somministrazione in caso di inconvenienti emorragici.

Ogni anno in Italia per ripristinare le arterie coronarie per eventi acuti a carico del cuore si eseguono oltre 150mila angioplastiche. Queste procedure richiedono una farmacoterapia di supporto standard che prevede, tra l'altro, l'impiego di un farmaco antiaggregante.

L'efficacia e la sicurezza di cangrelor sono stati valutati nello studio clinico di fase III Champion Phoenix, in confronto alla terapia standard orale. I risultati mostrano che l'infusione continua di cangrelor riduce del 22% il tasso degli eventi ischemici, del 20% il rischio infarto del miocardio a 48 ore da angioplastica e del 38% il rischio di trombosi da stent, si previene così un aumento significativo dei sanguinamenti gravi.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute

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