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Calcoli renali, dieta e farmaci per evitare ricadute

I calcoli renali possono dissolversi spontaneamente e riformarsi rapidamente. Una ricerca pubblicata dall'Università dell'Illinois, dal gruppo di Mayandi Sivaguru, su Scientific Reports, aggiunge un tassello al mosaico di conoscenze che già abbiamo. L'analisi microscopica della struttura dei calcoli renali dimostra che la loro crescita segue uno schema simile a quello osservato nelle barriere coralline, e nei depositi calcarei. «Abbiamo visto che i calcoli renali subiscono un processo dinamico di crescita e dissolvimento che si ripete», afferma Bruce Fouke, uno degli autori della ricerca. Una volta superata la fase critica, dieta e farmaci aiutano a evitare ricadute.

Sul trattamento della calcolosi urinaria, inconveniente che affligge il 5-7% della popolazione in Italia con 100.000 nuovi casi all’anno, in realtà siamo anche più avanti rispetto a come la raccontano, in maniera quasi romanzata, in questo studio americano. L’urologia italiana ad esempio dispone del litotritore, delle onde d'urto, e ha adottato le più moderne tecniche endourologiche, vedi la microperc, procedura che si rivolge ai pazienti refrattari alla litotrissia extracorporea, che prevede un accesso cutaneo attraverso un forellino inferiore ai 2 millimetri di diametro. Grazie ai progressi in atto, l'urologo può utilizzare fibre ottiche sottilissime e molto luminose per raggiungere il punto da trattare.

Dopo un episodio di calcolosi, cambiare dieta e attitudini della persona, ribadiscono gli specialisti, equivale a evitare che i calcoli tornino a formarsi una seconda volta, con le dolorose  ricadute e conseguenze della colica che purtroppo si conoscono. Per questo occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del medico, nella fattispecie l'urologo.

Altra considerazione in tema di trattamento riguarda la litotrissia urinaria con il laser a olmio, che mira alla frantumazione dei calcoli attraverso impulsi, altra procedura mininvasiva. La tecnologia Vapor Tunnel, in particolare, consiste nella modulazione dell’impulso laser in grado di produrre un tunnel di vapore acqueo che attira il calcolo come un magnete verso il raggio di luce, dopodiché l'operatore provvederà alla polverizzazione.

La presenza di calcoli renali è talvolta associata a ipertensione, osteoporosi, malattie cardiovascolari, insulino-resistenza o diabete. Le cause dei calcoli possono essere genetiche. L’alimentazione è sicuramente il fattore ambientale più importante. La formazione di calcoli si può prevenire anche con i farmaci. La pratica della nefrolitiasi è stata approfondita a Roma l'estate scorsa al meeting organizzato dalla Divisione Nefrologia Dialisi della Fondazione Policlinico Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, evento promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute

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