Epatite acuta, avviso e richiami per lotto integratori curcuma
L'Istituto Superiore di Sanità ha segnalato dieci casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di integratori alimentari a base di curcuma. Al momento attuale, quattro di questi casi risultano essersi verificati in Toscana. Tutti i casi finora si sono risolti favorevolmente. Dal momento che gli inconvenienti sembrano essersi verificati con prodotti di ditte differenti, l'Istituto avverte in una nota che una delle ipotesi formulate è che questi integratori a base di curcuma possano essere stati confezionati "con materia prima comune contaminata con sostanze epatotossiche". Per questa ragione, anche la Regione Toscana, consiglia di sospendere l'assunzione di qualunque integratore a base di curcuma, nell'attesa di un chiarimento da parte delle agenzie regolatorie. Il Centro regionale Toscano di Farmacovigilanza sta approfondendo lo studio di questi casi, in stretta collaborazione con il Centro di riferimento regionale Toscano per la Fitoterapia e con il Centro nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanità. Il sito del ministero della Salute, tra gli avvisi di sicurezza alimentare e richiami, riporta in una nota la denominazione dei prodotti implicati e in alcuni casi indica anche i lotti di curcuma e curcumina interessati, e le catene di distribuzione, aggiungendo che sono in corso verifiche sul territorio da parte delle autorità sanitarie.
Alessandro Malpelo
QN Quotidiano Nazionale
Salute Benessere