Integratori in adolescenza, consultare farmacisti e pediatra
Integratori alimentari, il loro utilizzo è sempre più diffuso in adolescenza e tra i giovanissimi. SIFO, la Società italiana farmacisti ospedalieri, ha deciso di dibattere questo tema in occasione del congresso annuale, e ha sottoscritto un accordo con i medici specialisti dei bambini per prevenire un impiego indiscriminato incontrollato. Luigi Memo, consigliere nazionale SIP (Società italiana di pediatria), raccomanda, prima di somministrare questi prodotti alimentari ai bambini, di sentire sempre il pediatra di fiducia. Anche perché, avvertono da parte loro i farmacisti, gli integratori sono concepiti per contribuire al benessere individuale, mentre le condizioni patologiche vanno trattate dai medici.
Dunque il messaggio è quello di seguire le cautele indicate dal ministero della Salute, che ha pubblicato un decalogo per il corretto impiego degli integratori alimentari. Memo ha citato inoltre una ricerca pubblicata su Pediatrics, incentrata sugli adolescenti che, consumando creatina e stimolatori del testosterone, accedono alle informazioni su questi prodotti attraverso canali aperti nei negozi o nelle palestre. Una spiccata tendenza al fai da te che, secondo lo specialista, contribuisce ad aumentare, per la creatina, un potenziale danno epatico e della funzione renale, mentre per gli stimolatori del testosterone si possono osservare policitemia, con aumentata viscosità del sangue, effetti lesivi a carico del fegato e della sfera sessuale, maggiore suscettibilità alle apnee notturne.
Alessandro Malpelo
QN Quotidiano Nazionale
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