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Cuore e longevità, dispositivi indossabili proteggono l’anziano

L’Italia è il secondo Paese al mondo per longevità dopo il Giappone e il primo nella classifica europea riguardante le persone over 65. La sopravvivenza è un primato significativo, legato all'efficienza del servizio sanitario e agli stili di vita, ma c'è un dato con il quale fare i conti, vale a dire  l'incremento delle malattie croniche nell'anziano. Le patologie cardiovascolari, cuore e arterie, si collocano in questo ambito, comportando costi notevoli per il sistema sanitario.

Un modo efficace per rispondere al problema delle cronicità potrebbe venire dai dispositivi indossabili. Che cosa sono? Medical device, sensori, microprocessori, orologi intelligenti e app, piccoli congegni a contatto con il corpo umano, in grado di lanciare allerta al bisogno. Possono percepire cambiamenti anche minimi nei parametri fisiologici dell'organismo dell'anziano, avvertendo tempestivamente il medico, per mettere in moto gli opportuni correttivi e migliorare l'aderenza terapeutica. “Lo scompenso cardiaco rappresenta attualmente un serio problema di sanità pubblica", ha affermato Ciro Indolfi, Presidente Società Italiana di Cardiologia (SIC), a Milano alla presentazione dell'indagine intitolata "Patologie cardiovascolari dell’anziano: quali soluzioni patient-friendly per la longevità". "Un’altra malattia ad altissima prevalenza nella popolazione geriatrica è la fibrillazione atriale, associata a un incremento di cinque volte dell’incidenza di ictus e di tre volte dell’incidenza di insufficienza cardiaca. Infine, un’ulteriore problematica è l’iperlipidemia e, in particolare, il colesterolo LDL”.

Un’analisi, condotta dal Centro di Ricerca dell’Università di Milano Bicocca sulla Sanità Pubblica, ha rilevato che gli over 65, che oggi rappresentano il 23% della popolazione, assorbono oltre il 50% delle risorse sanitarie, rendendo problematica la sostenibilità del sistema, a meno che non vengano implementate strategie in controtendenza. Ma quali emergenze deve affrontare un medico nella gestione di questa tipologia di pazienti cardiovascolari? Un esempio per tutti, aggiungiamo noi, l'edema polmonare, deficit di cuore destro che si determina dopo infarto miocardico, cardiomiopatia dilatativa, cardiopatia ipertensiva, vizi valvolari (stenosi aortica, insufficienza mitralica), aritmie.

La principale criticità riscontrata nell'anziano, secondo la survey, è il decadimento cognitivo (51.3%), seguito dalla ridotta aderenza terapeutica (50.4%) e dalla scarsa propensione verso uno stile di vita sano, attivo, vale a dire la sedentarietà (47.8%). La migliore soluzione per mantenere saldi gli indici di longevità, per la maggioranza dei clinici italiani, è rappresentata dalla sinergia tra gli strumenti tecnologici e quelli tradizionali (visite ambulatoriali, campagne di sensibilizzazione, numero verde). Si evince che il wearable device (dispositivo indossabile) sia lo strumento più utile in questo senso.

“Le nuove tecnologie hanno permeato ogni ambito del quotidiano, abbiamo visto come possano essere di aiuto anche per problemi di salute, soprattutto nei pazienti cronici - ha concluso Massimo Grandi, amministratore delegato Daiichi Sankyo Italia, citando anche momenti di vita vissuta - Sappiamo bene quanto sia importante ridurre gli errori in terapia, specie nei soggetti che seguono più trattamenti, e proprio in quest’ottica abbiamo anche sponsorizzato la realizzazione di una app, sviluppata dagli Spedali Civili di Brescia per fornire a medici e farmacisti uno strumento sempre aggiornato, di rapida e facile consultazione, che consenta di gestire al meglio le interazioni farmacologiche e sia di supporto all'appropriatezza terapeutica”.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute Benessere

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