Roma capitale dell’immunologia oncologica, campagna Bms
L'immunoterapia è un nuovo ramo della medicina che sta rivoluzionando il trattamento dei pazienti con diverse tipologie di tumore metastatico. Se fino a poco tempo fa, per alcune patologie, come il melanoma o il mesotelioma, eravamo a corto di terapie efficaci, oggi con le risorse che abbiamo a disposizione sta aumentando la sopravvivenza dei pazienti in stadio metastatico o a rischio di ripresa di malattia dopo la chirurgia.
Secondo gli oncologi, infatti, l'immunoterapia è diventata uno standard di cura in diverse neoplasie, come il melanoma, il tumore del polmone, il mesotelioma, il carcinoma a cellule renali e quelle gastrointestinali e genitourinari. Inoltre, ci sono molti altri studi in corso per estendere questo tipo di trattamento a nuove patologie.
Negli ultimi dieci anni in Italia si è registrato un calo della mortalità per cancro superiore rispetto alla media europea. Un obiettivo raggiunto anche grazie all'immunoncologia. Per raccontare a tutti i cittadini questi risultati, si tiene oggi a Roma la giornata conclusiva della terza tappa della campagna di sensibilizzazione 'Lo so anch'io'. L'intero programma della kermesse è stato presentato l'altro ieri da Intermedia in conferenza stampa, con gli interventi di Federico Cappuzzo (Direttore Oncologia Medica 2, Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma), Michele Maio (Presidente Fondazione NIBIT, Direttore della Cattedra di Oncologia dell’Università di Siena e del Centro di Immuno-Oncologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese), Maurizio Vannini (delegato FAVO Lazio), Stefania Vallone (Segretario WALCE, Women Aganist Lung Cancer in Europe) e Cosimo Paga (Bms, Bristol Myers Squibb Italia).
Questo progetto vede la partecipazione di importanti organizzazioni del Terzo settore tra le quali Apaim (Associazione Pazienti Italia Melanoma), Vivere senza stomaco (si può), Fiagop (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica), Tutor (Associazione Tumori Toracici Rari), Favo (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e Walce (Women Against Lung Cancer in Europe). A queste si aggiunge il patrocinio di Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica). La campagna prevede incontri nelle piazze, con la presenza delle associazioni dei pazienti. la distribuzione di materiale informativo, e l'attivazione di un portale dedicato.
L'Italia è in prima linea nella ricerca sull'immunoncologia e nel Centro di Siena sono stati sviluppati studi fondamentali che hanno cambiato la pratica clinica. Ad esempio, per il melanoma metastatico, circa il 50% dei pazienti con metastasi cerebrali, considerate in passato un "dogma" irrisolvibile, oggi sono vivi e liberi dalla malattia a 5 anni, rispetto ai 4-5 mesi a cui eravamo abituati.
Anche il tumore del polmone, considerato una delle neoplasie più difficili da trattare, sta beneficiando dei risultati dell'immunoterapia. La duplice immunoterapia con nivolumab e ipilimumab, in associazione a due cicli di chemioterapia, nel tumore del polmone non a piccole cellule metastatico, ha migliorato la sopravvivenza globale, con il 21% dei pazienti vivi a quattro anni rispetto al 16% con la sola chemioterapia. Nonostante questi importanti progressi, la diagnosi del tumore del polmone continua a essere tardiva e per questo è ancora necessario sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione primaria e sulla diffusione di una maggiore consapevolezza sull'innovazione terapeutica.
In definitiva, le conquiste della ricerca stanno portando a una netta riduzione della mortalità e un aumento delle guarigioni, ma è necessario un coordinamento tra Istituzioni, Associazioni di pazienti e Società scientifiche per prolungare nel tempo l'impegno per la cura e la presa in carico dei pazienti, anche dopo la guarigione.