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Farmaci biosimilari e biobetter, tutti i vantaggi. L’esperienza di Celltrion

La Gastroenterologia, la Reumatologia, la Dermatologia, l'Oncologia, l'Ortopedia e la Fisiatria sono solo alcune delle discipline coinvolte nell'utilizzo appropriato dei farmaci biosimilari. Ciò apre nuove opportunità in Italia, tanti vantaggi nel campo della sostenibilità del sistema sanitario grazie anche alle partnership pubblico-privato che si possono instaurare a livello industriale. Un esempio virtuoso, in questo senso, è rappresentato dall'esperienza di Celltrion Healthcare.

L'importanza dei biosimilari nel panorama della farmaceutica in Italia è confermata dai recenti dati Aifa. Pubblicati lo scorso 31 gennaio, questi dati evidenziano un utilizzo crescente dei biosimilari e un significativo risparmio economico.

Ma cosa sono esattamente i farmaci biosimilari? Si tratta di molecole, terapie, che in termini di qualità, efficacia e sicurezza sono del tutto simili ai farmaci biologici di riferimento. Prima di essere approvati, questi farmaci devono superare un rigoroso processo di valutazione da parte delle autorità regolatorie, con soddisfacimento di criteri estremamente severi. Questo processo di verifica garantisce l'elevata qualità della produzione industriale. Inoltre, grazie ai costi inferiori, questi farmaci si rivelano sostenibili, come budget di spesa, consentendo di liberare risorse economiche per l'acquisto di farmaci innovativi ancora coperti da brevetto. Questo rappresenta un beneficio diretto per il Servizio Sanitario Nazionale e un beneficio indiretto per i pazienti.

I dati Aifa confermano l'utilizzo consolidato dei farmaci biosimilari in molte specialità. In particolare, il rapporto indica risparmi stimati a livello nazionale che variano tra 46 e 193 milioni di euro, a seconda degli scenari considerati.

Tale crescita, nel settore privato imprenditoriale, permetterà di incrementare anche i finanziamenti destinati alla ricerca, alla produzione e alla collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, nonché con le comunità scientifiche e accademiche.

 

Celltrion

Emblematico, in questo ambito, il caso di Celltrion Healthcare, società impegnata nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci biosimilari a livello mondiale. L'esperienza maturata dimostra come sia possibile ottenere importanti risultati nel settore dei farmaci biosimilari, offrendo al contempo nuove opportunità all'Italia nel campo della formazione e delle partnership pubblico-privato.

Nelle scorse settimane l’azienda sudcoreana Celltrion Inc. ha completato il processo di fusione con la sua affiliata per la commercializzazione Celltrion Healthcare, un processo di crescita costante che coinvolge anche l'Italia: nel 2023 il fatturato ha raggiunto i 60 milioni di euro (erano 35 milioni del 2022). La crescita è legata anche all'innovazione, come dimostra il trend dei farmaci biobetter.

 

Farmaci biobetter

I farmaci biobetter rappresentano un concetto nuovo nel trattamento delle malattie autoimmuni in diverse aree: malattie reumatologiche (artrite reumatoide, spondilite anchilosante), malattie infiammatorie croniche intestinali (Crohn e colite ulcerosa), malattie dermatologiche (psoriasi, artrite psoriasica). Il farmaco biobetter che qui viene preso in considerazione è Infliximab, molecola di riferimento di prima linea da oltre venti anni, la cui efficacia è quindi nota. La nuova opportunità di somministrazione anche per via sottocutanea consente di migliorare enormemente gli effetti benefici già noti; la somministrazione sottocute offre una maggiore stabilità mentre dal punto di vista economico, se già i biosimilari comportano un costo inferiore rispetto agli originatori, i biobetter intervengono positivamente anche sui costi indiretti.

La formulazione sottocutanea, infatti, consente ai pazienti di non recarsi in ospedale per la terapia, ma di poterla eseguire semplicemente a casa. Ciò significa per i medici la possibilità di liberare risorse all'interno degli ospedali, mentre i pazienti evitano perdite di tempo.

I farmaci biobetter rappresentano, come si diceva, la nuova frontiera nella terapia delle malattie autoimmuni. Grazie alla recente fusione, Celltrion si dice in grado di ampliare la produzione in questa direzione. Ciò contribuirà ad accelerare il trattamento e migliorare la qualità di vita di coloro che soffrono di malattie immunomediate, oncologiche e oncoematologiche.

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