La stomia e il supporto agli stomizzati: l’emancipazione del paziente
La stomia, procedura chirurgica che a seconda dei casi prevede una derivazione del tratto digerente o delle vie urinarie, rappresenta una soluzione salvavita per molte persone affette da occlusioni intestinali severe, patologie infiammatorie croniche che hanno compromesso la peristalsi, traumi o impedimenti a carico dell’apparato urinario e dell'apparato digerente. La gestione post-operatoria è cruciale per garantire una riabilitazione efficace e una qualità della vita ottimale.
Dopo l’intervento, la persona stomizzata intraprende un percorso di cura che include:
- Igiene regolare dello stoma con acqua tiepida e detergenti delicati, e l’applicazione di un film protettivo per prevenire irritazioni.
- Cambio regolare del dispositivo di raccolta, adattando la frequenza alle caratteristiche del dispositivo e allo stile di vita dell’individuo.
- Alimentazione e idratazione personalizzate, seguendo le indicazioni del professionista sanitario per prevenire complicanze.
- Monitoraggio e follow-up da parte di un professionista sanitario specializzato, con consigli sull’importanza dell’attività fisica.
- Ascolto attivo delle esigenze per fornire supporto emotivo qualificato.
Innovazione nei dispositivi di raccolta.
La scelta del dispositivo e della sacca sono momenti fondamentali. La soluzione adottata deve essere personalizzata in base alle dimensioni e alla forma della stomia e alle esigenze personali, con l’obiettivo di mantenere integra la cute e ridurre il rischio di infiltrazioni, che si verificano nell’80% dei casi. L’utilizzo di un dispositivo convesso può essere considerato sin dall’immediato post-operatorio per prevenire tali problemi.
Il dispositivo deve inoltre assicurare il massimo comfort e discrezione, permettendo alla persona stomizzata di gestire autonomamente la propria condizione. Questo approccio all’autogestione è essenziale per migliorare la qualità della vita e promuovere l’indipendenza delle persone stomizzate. Oggi si assiste all'emancipazione dei pazienti stomizzati, una condizione gestita con praticità e autonomia grazie all’evoluzione dei dispositivi, e al supporto dei centri di ascolto e supporto Convatec.
Convegno Convatec
Nella prestigiosa sala Capranichetta a Montecitorio, si è svolto il convegno “LA STOMIA, TRA CURA E SOSTEGNO ALLA PERSONA”, un evento che ha riunito i massimi esperti del settore sanitario e dell’industria per discutere le sinergie tra professionisti e pazienti. L'evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato per la Salute, che ha sottolineato l’importanza dell’integrazione tra le cure e il supporto sociale per i pazienti stomizzati, e ha indicato il ruolo centrale delle farmacie nella loro articolazione territoriale e nel raccordo con l'ospedale. Beatrice Lorenzin, 5ª Commissione permanente (Bilancio) del Senato, ha evidenziato il ruolo del bilancio statale nel sostenere le iniziative, indicando i punti nei quali maggioranza e opposizione si ritrovano in un dialogo costruttivo. Ignazio Zullo, senatore componente della X Commissione Permanente, ha parlato a sua volta dell’impegno del governo nel migliorare la qualità della vita dei pazienti.
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Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità, ha introdotto e moderato l’evento, delineando lo scenario attuale e le sfide future, forte anche della sua esperienza di chirurgo oncologo. Lorenzo Romano, Dirigente Medico Università di Roma, Tor Vergata, ha esplorato l’influenza della dieta mediterranea sulla qualità della vita dei pazienti stomizzati. Paolo Delrio, dell'Istituto Pascale di Napoli, ha fornito dati e analisi sulle modalità di confezionamento delle stomie a livello nazionale e regionale.
Percorso ospedaliero integrato
Davide Brambilla, esperto in stomaterapia dell’Istituto San Raffaele, ha discusso l’importanza di un percorso ospedaliero integrato dalla chirurgia alla stomaterapia.
Fausto Rosa, del Policlinico Gemelli, ha evidenziato l’importanza di una presa in carico territoriale che coinvolga psicologi, nutrizionisti e riabilitatori fisici.
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Terzo settore
Raffaele Campanella, Marcella Marletta e Pier Raffaele Spena, presidenti di importanti associazioni, hanno condiviso le loro esperienze, sottolineando la necessità di una rete organizzata di supporto che valorizza le occasioni di crescita del paziente esperto. In collegamento da remoto è intervenuto Carlo Picco, Direttore Generale ASL di Torino, che ha indicato esempi di buone pratiche regionali. Convatec ha riunito un panel di esperti di rilievo, che hanno dato vita a riflessioni, occasioni di confronto e crescita, evidenziando come la cura e il sostegno alla persona stomizzata siano un impegno collettivo che richiede l’unione di forze tra professionisti e pazienti.
In chiusura del convegno Convatec Motore Sanità sulla stomia, emerge un messaggio di fiducia e di incoraggiamento per tutti coloro che vivono con una stomia. La tecnologia evoluta, l’assistenza sanitaria specializzata e il sostegno della comunità hanno aperto nuove strade verso l’autonomia e la libertà. Oggi, gli stomizzati non sono soli; sono supportati da una rete di professionisti dedicati e da soluzioni innovative che rendono la gestione quotidiana della stomia più semplice e discreta. Con il progresso continuo in campo medico e tecnologico, possiamo guardare al futuro con ottimismo, sapendo che le barriere si stanno abbattendo. Ogni giorno si fanno passi avanti verso una società più inclusiva e comprensiva. La stomia, lungi da rappresentare un limite, è piuttosto un nuovo inizio. Dal convegno, concluso con una conferenza stampa moderata da Giulia Gioda con Enrico Rossi, è scaturito un messaggio di fiducia rivolto ai pazienti stomizzati: avete la forza, le risorse e il sostegno per vivere una vita senza restrizioni. La vostra resilienza è fonte di ispirazione e ci ricorda che, insieme, possiamo superare qualsiasi ostacolo.