Donne ricercatrici, le tappe della carriera come un percorso a ostacoli
Secondo i risultati dell'indagine condotta da Fondazione Onda ETS in collaborazione con Elma Research, le donne che lavorano nel campo della ricerca scientifica incontrano ancora oggi diversi ostacoli nel cammino teso a promuovere la parità di genere e l'uguaglianza nelle opportunità di affermazione a livello dirigenziale. Una delle principali difficoltà consiste nel conciliare vita privata e impegni di lavoro. Tante sono le rinunce necessarie per poter dedicare più tempo e risorse alla ricerca scientifica. Inoltre, l'accesso a ruoli di responsabilità in ambito biomedico risulta ancora complicato per la donna, nonostante dimostrino una elevata produttività, un talento non comune e un impegno costante. L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite pone l'accento sull'importanza della parità di genere e dell'uguaglianza nelle opportunità di leadership. Fondazione Onda e il Club delle "Top Italian Women Scientists" affermano che sono necessarie azioni concrete e politiche mirate per creare un ambiente di lavoro più inclusivo ed equo per tutte le donne che desiderano realizzarsi professionalmente nel campo delle scienze.
Pregiudizi e discriminazioni
"Fare rete nel mondo della ricerca scientifica e promuovere la ricerca delle donne è uno degli obiettivi a cui teniamo di più», commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS. «Per questo lavoriamo attivamente per far avvicinare a questo mondo le giovani ricercatrici, anche attraverso eventi scientifici, concorsi e bandi di ricerca che contribuiscono a creare una rete di professioniste che si contraddistinguono per un’alta produttività scientifica e soprattutto per un’alta capacità di fare opinione, nella prospettiva di nuove riflessioni ed azioni che possano avere effetti positivi per la salute della donna e di genere. L’analisi che abbiamo condotto insieme a Elma Research, tuttavia, sottolinea come la strada per raggiungere la parità in questo ambito non solo sia ancora lunga, ma sia anche irta di ostacoli". Pregiudizi e discriminazioni concorrono a mettere in discussione il valore delle donne in questo ambito, così come le loro capacità manageriali.
Eccellenze femminili
Nel quadro dell’impegno di Fondazione Onda ETS nel riconoscimento dell’impatto femminile nella ricerca scientifica, sono state premiate, nel corso di un incontro organizzato a Palazzo Pirelli a Milano, in collaborazione con Regione Lombardia, le 98 ricercatrici che faranno parte del rinnovato Club delle Top Italian Women Scientists, sodalizio che riunisce dal 2016 le eccellenze femminili contraddistinte da un’elevata produttività scientifica e un nutrito numero di citazioni. Ad aver aderito al Club sono un ampio numero di ricercatrici italiane impegnate nel campo della biomedica, delle scienze cliniche e delle neuroscienze. Per entrare nel club era richiesto alle ricercatrici un H-index pari o superiore a 60.
Impact factor
"Abbiamo riunito ricercatrici che hanno un impatto nella biomedicina», hanno scritto Adriana Albini, presidente Club TIWS di Fondazione Onda, collaboratrice scientifica dello IEO-Istituto Europeo di Oncologia, e la vicepresidente Sonia Levi, Università Vita e Salute del San Raffaele. «Parliamo di un lavoro che impatta sulla società e sui progressi della conoscenza. Attraverso la ragguardevole produzione scientifica letta e citata, queste ricercatrici si sono conquistate una posizione elevata nel ranking della ricerca scientifica".