Cancro della vescica, l’Europa approva anticorpo coniugato. Terapia Astellas nel carcinoma uroteliale
La vescica è un organo fondamentale del sistema urinario, qui si raccoglie l’urina prodotta dai reni e si promuove la minzione. La vescica tuttavia può essere soggetta a vari problemi, tra cui infezioni, calcoli e tumori. Tra questi ultimi, il carcinoma uroteliale è il tipo più comune di cancro della vescica, rappresentando circa il 95% dei casi. Questa tipica neoplasia colpisce le cellule dell’urotelio, il tessuto di rivestimento che ricopre l’interno della vescica e delle vie urinarie.
Che cos’è il Carcinoma Uroteliale?
Il carcinoma uroteliale è una neoplasia maligna che può manifestarsi in forma superficiale o invasiva. I sintomi più comuni includono la presenza di sangue nelle urine (ematuria), dolore durante la minzione e frequente bisogno di urinare. Le cause principali sono il fumo di sigaretta e l’esposizione a sostanze chimiche industriali, più altre ancora in buona parte sconosciute.
Approvazione di Enfortumab Vedotin
Recentemente, la Commissione Europea ha approvato l’impiego di enfortumab vedotin, una terapia coniugata anticorpo-farmaco, in associazione con pembrolizumab, un inibitore del PD-1, per il trattamento di prima linea del carcinoma uroteliale in fase avanzata. Questo riconoscimento segna una svolta significativa nella lotta contro questo tipo di cancro, che fino ad ora veniva trattato principalmente con chemioterapia a base di platino, uno standard di cura da circa 40 anni.
Secondo gli esperti, questa combinazione terapeutica ha dimostrato una superiorità netta indiscutibile rispetto alla chemioterapia tradizionale. Gli studi clinici di Fase III hanno evidenziato che l’associazione enfortumab vedotin e pembrolizumab ha quasi raddoppiato la sopravvivenza globale mediana e ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione. Thomas Powles del Barts Cancer Institute ha dichiarato che questo nuovo trattamento apre un capitolo a lungo atteso nella gestione del carcinoma uroteliale avanzato, una malattia generalmente fatale.
Alex Filicevas, direttore esecutivo della World Bladder Cancer Patient Coalition, ha sottolineato da parte sua l’importanza di nuove opzioni terapeutiche per migliorare gli esiti della malattia e offrire speranza ai pazienti. Anche Ahsan Arozullah, vicepresidente senior di Astellas, ha espresso soddisfazione per l’approvazione, evidenziando la collaborazione tra sperimentatori, pazienti e la comunità scientifica.
In conclusione, l’approvazione di enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab rappresenta una svolta storica nella cura del carcinoma uroteliale avanzato, offrendo nuove speranze ai pazienti e aprendo la strada a ulteriori progressi nella lotta contro questa malattia. Dal punto di vista tecnico si tratta dell' annuncio che la Commissione Europea ha concesso l'immissione in commercio di enfortumab vedotin, una terapia coniugata anticorpo-farmaco, in associazione con pembrolizumab, un inibitore del PD-1, per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale in fase avanzata, non resecabile o metastatico, idonei al trattamento chemioterapico contenente platino.
L'approvazione è stata ottenuta in virtù dei risultati dello studio clinico di Fase 3 EV-302 (noto anche come KEYNOTE-A39) che ha evidenziato che enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab ha quasi raddoppiato la overall survival mediana e ha prolungato in maniera significativa la sopravvivenza libera da progressione rispetto al trattamento chemioterapico contenente platino.