Giornata nazionale della psico-oncologia, la salute un bene da difendere
Si è celebrata per la prima volta ieri, in Italia e nel mondo, la Giornata Internazionale della Psico-Oncologia, istituita da Wendy Lam, Presidente della International Psycho-Oncology Society (IPOS). Obiettivo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sull’importanza di comprendere e accogliere i bisogni psicologici ed emotivi dei pazienti con una diagnosi di tumore e, attraverso interventi specifici, integrarli nel percorso di cura e assistenza del paziente oncologico e onco-ematologico.
«Abbiamo accolto con grande soddisfazione questo primo appuntamento – ha dichiarato Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV, e coordinatrice delle 45 associazioni del gruppo tematico “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – perché si avverte l’esigenza e la necessità di richiamare l’attenzione sui bisogni di sostegno psicologico dei pazienti affetti da tumore, un problema che va affrontato tutti insieme sensibilizzando l’opinione pubblica e quanti operano in ambito sanitario e sociale. Da anni il nostro gruppo dialoga con le Istituzioni e porta avanti istanze precise affinché il supporto psicologico diventi parte integrante delle cure oncologiche e onco-ematologiche, e lo psico-oncologo diventi finalmente un professionista strutturato, integrato all’interno del team multidisciplinare. Ringraziamo l’On. Vanessa Cattoi alla quale va il merito di aver presentato la prima PDL in Italia sulla psico-oncologia firmata da tutti i parlamentari dell’Intergruppo alla Camera dei deputati “Insieme per un impegno contro il cancro”. Prosegue il nostro impegno su questo tema importante per migliaia di pazienti e le loro famiglie, seguiremo l’iter della proposta di legge nella speranza che presto la figura dello psico-oncologo possa diventare strutturale nei reparti di oncologia».
In Italia, a fronte di quasi 400.000 persone che ogni anno ricevono una diagnosi di cancro e altri 3.600.000 milioni che già convivono con una neoplasia, meno del 20% delle strutture oncologiche e onco-ematologiche offre un servizio psicologico. Ostacoli di tipo burocratico, formativo, logistico e organizzativo impediscono ai pazienti di accedere ai servizi di psico-oncologia che pure vengono richiesti dalla quasi totalità della popolazione oncologica e onco-ematologica.
L’assistenza psicologica è pienamente parte (o dovrebbe esserlo) dell’approccio integrato e multidisciplinare in oncologia, riconosciuta come tale nelle principali linee guida internazionali; eppure, non tutte le strutture, anche tra quelle di eccellenza, la prevedono. Di conseguenza manca un inquadramento psicologico sistematico, a partire dalla comunicazione della diagnosi di tumore, dei bisogni psicologici ed emotivi del paziente con tumore e una valutazione delle sue risorse individuali, affettive e sociali su cui lavorare al fine di inquadrare una serie di interventi psicologici su cui lavorare insieme al paziente.
«La Società Italiana di Psico-Oncologia, che mi onoro di presiedere – così Angela Piattelli, Presidente SIPO – Società Italiana di Psico-Oncologia – aderisce alla prima edizione della Giornata Internazionale di Psico-Oncologia promossa da IPOS e lo fa sensibilizzando sia la comunità scientifica italiana sia la cittadinanza tutta sulla importanza degli interventi psico-oncologici da erogare, in modo sistematico, ai pazienti e ai loro caregiver allo scopo di dare a queste persone, che soffrono per una diagnosi di cancro, risposte di cura al distress psicologico che sperimentano nel lungo e faticoso percorso di cura. Solo un’azione sinergica con le Associazioni dei pazienti, condivisa con i decisori politici, potrà consentire di raggiungere in tempi ragionevoli tale risultato».
In Italia è stata presentata la prima e unica proposta di legge in materia di “Disposizioni per l’istituzione, il potenziamento e l’integrazione dei servizi di psico-oncologia nell’ambito del percorso di assistenza e di cura dei pazienti oncologici e onco-ematologici” a firma dell’On. Vanessa Cattoi, e sottoscritta da tutti i membri dell’Intergruppo parlamentare alla Camera dei Deputati “Insieme per un impegno contro il cancro”. La PDL ha l’obiettivo di integrare la figura dello psico-oncologo all’interno del SSN, al fine di garantire l’inserimento strutturale di questo professionista nel team multidisciplinare, che fino ad oggi è stato considerato figura accessoria, non indispensabile.
«Il nostro auspicio – ha commentato l’On. Vanessa Cattoi, Coordinatrice alla Camera dell’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” – è che presto la figura dello psico-oncologo venga istituzionalizzata all’interno del Sistema Sanitario Nazionale per garantire il supporto psicologico non solo al paziente ma anche ai suoi famigliari coinvolti dalla malattia. Nella legge di Bilancio è stato approvato l’emendamento, a prima firma Mulè, che noi abbiamo sostenuto per inserire questa figura professionale all’interno dei reparti di oncologia pediatrica e ora ci auguriamo che l’iter della proposta di legge, che prevede la diffusione della figura dello psico-oncologo all’interno delle strutture di Oncologia, possa arrivare presto alla Commissione referente. Per tale ragione, l’istituzione della Giornata mondiale della psico-oncologia non può che essere accolta con plauso da parte della politica in considerazione dell’elevata richiesta di supporto psicologico che arriva dai pazienti in tutto il territorio nazionale».
