Medicina estetica, dottori veri o sedicenti specialisti? L’importanza di scegliere con cura
La medicina estetica è un settore in forte crescita, ma anche un terreno fertile per chi opera senza le opportune qualifiche o vantando competenze inesistenti. Il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), Emanuele Bartoletti, ha lanciato un monito: è necessario vigilare sulla professionalità di chi offre trattamenti estetici, anche perché il fenomeno dei falsi specialisti è allarmante: falsi medici, spesso privi della necessaria abilitazione in Italia, utilizzano prodotti off label, come acidi ialuronici fuori norma, senza fornire garanzie alle clienti. Il problema non è solo legato alla qualità del risultato, ma anche ai rischi per la salute.
Per evitare spiacevoli sorprese, il professor Bartoletti suggerisce un semplice passo: verificare l’iscrizione del professionista consultando l'albo dell' Ordine dei Medici, anche online sul sito della Fnomceo, la Federazione dei medici chirurghi e odontoiatri, e cercare il nome dello specialista per una prima verifica.
Ma anche tra i professionisti certificati si possono individuare differenze sostanziali. La SIME insiste sulla necessità di un percorso formativo adeguato per i medici: una scuola quadriennale o un master universitario che garantisca una conoscenza approfondita della disciplina, includendo la prevenzione e la gestione delle complicanze. Negli ultimi anni, la Società Italiana di Medicina Estetica ha avviato campagne di sensibilizzazione per aiutare il pubblico a fare scelte consapevoli. Podcast, talk show e decaloghi educativi sono strumenti per diffondere una cultura della bellezza basata sull’equilibrio e sulla sicurezza. Affidarsi a professionisti seri significa vivere meglio, senza correre rischi inutili.
Educare alla bellezza, progetto scuola della SIME
Il concetto di bellezza sta cambiando. Se i social hanno alimentato l’ossessione per modelli estetici artificiosi e irraggiungibili, la SIME propone un’alternativa più autentica e consapevole. Attraverso il Laboratorio di Bellezza, ha introdotto nelle scuole un percorso educativo rivolto agli studenti delle medie e delle superiori. L’iniziativa è partita nel 2024 in Calabria e ha avuto un impatto significativo. L’obiettivo? Aiutare i ragazzi a liberarsi dagli standard imposti dagli influencer, promuovendo una bellezza più integrata, che abbraccia anche aspetti culturali, emotivi e sociali.
Il laboratorio ha affrontato temi come il body shaming e il bullismo, sensibilizzando i giovani sull’importanza di accettarsi e valorizzarsi senza inseguire modelli falsati. E i risultati sono stati sorprendenti: quest'anno gli esperti sono tornati nelle scuole per verificare l’efficacia del progetto e hanno trovato maggiore consapevolezza tra gli studenti.
Il presidente della Sime, Emanuele Bartoletti, sottolinea l’importanza di educare le nuove generazioni alla bellezza autentica. “Non è solo una questione estetica, ma culturale. La bellezza è rispetto, pensiero, equilibrio psicofisico”, afferma. Per questo motivo, la Società scientifica sta proponendo al Ministero dell’Istruzione un programma educativo nazionale che promuova un approccio basato sulla salute e sul benessere. L’obiettivo è contrastare la deriva di richieste estetiche eccessive tra adolescenti e garantire un’informazione più chiara e consapevole. Il futuro della medicina estetica non è fatto solo di tecniche e trattamenti, ma anche di cultura e responsabilità. La SIME sta lavorando affinché la bellezza non sia più un’ossessione, ma un valore autentico, capace di migliorare la vita senza creare pressioni.
