Cancro del seno, scoperto freno che blocca metastasi
I tumori hanno come un freno incorporato, che in casi particolari blocca a distanza la crescita delle metastasi anche quando queste sono già formate o si sono appena ancorate a tessuti sani distanti dal focolaio neoplastico, come nel cancro mammario. Questo sorprendente meccanismo di autoregolazione è stato osservato per la prima volta su modelli animali con tumore della mammella, e nelle cellule prelevate da donne operate al seno. Se confermato, in futuro questo meccanismo potrebbe essere copiato e applicato per creare nuove terapie nell'oncologia di precisione. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Nature Cell Biology dai ricercatori australiani del Garvan Institute of Medical Research, in collaborazione con il Brigham and Women's Hospital e il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, Harvard Medical School e il Massachusetts Institute of Technology (MIT).
I ricercatori hanno scoperto che la massa del tumore primario può interferire a distanza sulla replicazione delle cellule metastatiche per congelare lo sviluppo producendo una molecola ben nota, interleuchina-1 beta (IL-1 beta), che induce il sistema immunitario a scatenare una risposta infiammatoria: cellule immunitarie si diffondono così in tutto l'organismo e, una volta raggiunte le cellule metastatiche nelle loro nicchie, le bloccano prima che invadano i tessuti.
Un meccanismo del tutto simile sembra essere presente anche nella fisiologia umana. Le donne con tumore del seno che sviluppano risposta infiammatoria producendo alti livelli di interleuchina-1 beta sembrano avere un rischio metastasi inferiore.