Aids, in podcast voci di protagonisti della lotta all’Hiv
Come rompere il muro di silenzio, indifferenza e pregiudizio, che ancora oggi circonda la minaccia del virus dell'Aids? La risposta è nelle voci di chi ha vissuto questa epoca, quando ancora mancavano farmaci antiretrovirali, inibitori delle proteasi. Si dovevano prendere anche quindici pastiglie al giorno, oggi si prevede che basterà una iniezione singola una volta ogni due mesi (in futuro forse una volta l'anno, nella formulazione long acting, ad azione prolungata), e già sono in circolazione normalmente prodotti dell'industria farmaceutica che riuniscono in una sola compressa tutto quanto è necessario.
L'idea di raccogliere e diffondere i racconti di chi ha provato sulla pelle cosa significa essere sieropositivi, che sia paziente, familiare o sanitario alle prese quotidianamente con il virus Hiv, si è concretizzata attraverso un podcast in tre puntate concepito dalle associazioni Nadir onlus, Nps, Plus, con la supervisione degli specialisti della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali SIMIT. Testimonianze cucite tra loro dalla voce di un attore e doppiatore di successo, Pino Insegno. I podcast si possono ascoltare scaricandoli dal sito web dedicato www.hivaitempidelsilenzio.it.
"Sono trent'anni che combattiamo il virus, sempre con la stessa determinazione", ha dichiarato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia, che ha dato un contributo incondizionato alla produzione audio. "Ma per sconfiggere l'HIV bisogna parlarne, bisogna conoscerlo - ha aggiunto - ecco perché sosteniamo un progetto innovativo con il podcast".
"Chi, come me, ha vissuto la storia dell'AIDS da medico, e da volontario nelle associazioni, sa bene che molti fatti e concetti riguardanti HIV non vanno mai dati per scontati", ha scritto Massimo Galli , ordinario di Malattie Infettive all'Università di Milano e past president Simit. "Le persone giovani che appartengono alle cosiddette popolazioni chiave, quelle dove la possibilità di infettarsi è più elevata, non hanno visto direttamente la sofferenza che la malattia è in grado di causare", ha aggiunto il professor Galli. "Invece è importante tornare a parlare di HIV in tutta la sua attualità di infezione, ancora in grado di essere trasmessa, in Italia, tanto è vero che ancora oggi in media sette persone ogni giorno contraggono il virus nel nostro Paese".
Alessandro Malpelo
QN Quotidiano Nazionale
IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE